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Organismi-zombi, gli scienziati russi li riportano in vita dopo 24mila anni

La scoperta nelle lande della Siberia: appena scongelati, i rotiferi hanno preso vita. Organismi-zombi, i russi li riportano in vita dopo 24mila anni.

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Organismi-zombi, gli scienziati russi li riportano in vita dopo 24mila anni Fonte foto: 123RF

In natura esistono organismi in grado di resistere alla condizioni ambientali più estreme: profondità oceaniche chilometriche, perenne mancanza di luce solare, temperature altissime o di gran lunga sotto lo zero, finanche nello spazio. Si tratta degli “estremofili”. Per quanto possa sembrare stupefacente, è vero anche che questi campioni di sopravvivenza sono stati riportati in vita (e clonati) dagli scienziati russi. E questo nonostante un’età di tutto rispetto. I rotiferi bdelloidei dell’esperimento russo, il cui nome impronunciabile deriva dal greco “sanguisuga”, per la loro somiglianza con il più celebre verme, hanno infatti ben 24mila anni.

Come hanno fatto gli scienziati a riportare in vita i rotiferi

L’esperimento si è svolto in Siberia. Qui gli scienziati hanno ritagliato un pezzo di ghiaccio, intatto forse anche da milioni di anni, e dentro ci hanno trovato i rotiferi. Scongelando il millenario ghiacciolo del Pleistocene e facendo molta attenzione, i gli bdelloidei hanno ripreso vita, svegliandosi da una condizione di esistenza “sospesa” definita criptobiosi, una sorta di letargo. Solo, nel caso degli estremofili, “leggermente” più lungo.

“Sospendono il loro metabolismo e accumulano determinati composti, come le proteine ​​chaperone, che li aiutano a riprendersi dalla criptobiosi quando le condizioni migliorano”, ha dichiarato Stas Malavin, primo autore dello studio.

Ecco quindi che i microscopici esserini, dalla bocca simile a un anello circondato da peli, hanno riacquistato le proprie funzioni vitali, compresa quella riproduttiva, che è asessuata. Così i rotiferi possono dar vita a una serie di discendenti, che gli studiosi di questo processo definiscono “cloni”, in tutto e per tutto identici all’individuo generante.

Perché è importante studiare il ritorno in vita dei microrganismi

Al di là dell’aspetto “cinematografico”, che rende i microrganismi dello studio simili agli zombie dei film, osservare le proprietà criptobiotiche in diverse specie e forme è importante per il progresso scientifico. In futuro, infatti, piante in grado di sopravvivere come hanno fatto i vecchissimi esserini siberiani potranno rivoluzionare l’agricoltura, resistendo ad esempio a lunghe fasi di stoccaggio.

Non questo l’unico caso in grado di testimoniare la curva di invecchiamento assolutamente fuori scala di alcune specie animali. Ci sono ad esempio la medusa immortale, oppure le formiche che non invecchiano mai.

Giuseppe Giordano