Libero
SCIENZA

L'ossigeno sta scomparendo (anche) dai laghi della Terra

A causa del riscaldamento globale, l'ossigeno sta rapidamente scomparendo dai nostri laghi d'acqua dolce, mettendo in pericolo la vita acquatica e gli ecosistemi della Terra.

Pubblicato:

ossigeno nei laghi Fonte foto: iStock

L’ossigeno è essenziale per la sopravvivenza della maggior parte delle forme di vita che si trovano sulla Terra. Assieme all’acqua, la cui ricerca ci sta spingendo sempre di più ad esplorare lo spazio, questo gas è dunque preziosissimo, ma sta purtroppo velocemente scomparendo dai nostri laghi d’acqua dolce.

La situazione, a sentire gli esperti, è preoccupante, perché la carenza di ossigeno nei laghi andrà sicuramente ad intaccare gli ecosistemi del nostro pianeta e a mettere in pericolo la stessa vita acquatica. Lo studio è stato pubblicato sull’autorevole rivista Nature, e vede i ricercatori impegnati ad esaminare campioni e misurazioni effettuate da 393 laghi presenti nelle aree temperate del globo, in un periodo temporale che va dal 1941 al 2017. In poco meno di 80 anni, si è allora registrata una diminuzione dell’ossigeno disciolto sia negli habitat di superficie che in quelli che caratterizzano le acque profonde, a causa del graduale riscaldamento della Terra.

Il cambiamento nei livelli di ossigeno, come se non bastasse, ha un fisiologico effetto a catena. Non solo modificando la chimica dell’acqua, ma andando ad intaccare la salute dell’uomo e la sua futura sopravvivenza in determinate aree del nostro pianeta natale. Tanto da rendere la colonizzazione di altre realtà tra le stelle una possibilità sempre più futuribile. D’altronde tutta la vita complessa dipende dall’ossigeno, e quando inizi a perderlo vi è il potenziale per perdere anche specie viventi.

La situazione in cui versano i laghi è ancora più cupa di quella che da tempo aleggia sugli oceani del globo terrestre, e minaccia le nostre riserve di acqua potabile e il delicato equilibrio che consente la prosperità di complessi ecosistemi di acqua dolce. Stando ai dati della scienza, è stato riscontrato un calo medio del 5,5% dell’ossigeno disciolto nelle acque superficiali, mentre il calo dell’ossigeno disciolto nelle acque profondo è pari al 18,6%. Il motivo di questa sensibile mancanza di ossigeno deve ricercarsi nella semplice fisica: l’aria sempre più calda va a surriscaldare gli strati superiori del lago e i gas incontrano di conseguenza grande difficoltà a dissolversi nell’acqua, anch’essa sempre più calda. Nelle acque più profonde si sta verificando una minore miscelazione degli strati d’acqua poiché la superficie rimane più calda più a lungo.

Andrea Guerriero

TAG: