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Passo indietro per Xiaomi: Samsung e Apple di nuovo avanti

I rapporti di forza sul mercato mondiale nel terzo trimestre 2021 mostrano un avvicendamento in classifica tra Apple e Xiaomi. Preoccupa la crisi dei chip

samsung xiaomi Fonte foto: Alan Sau / Shutterstock

La lotta per avere la meglio sulla concorrenza nella classifica mondiale stilata da Canalys era e rimane serrata, con molti colossi a contendersi le prime cinque posizioni – tante ne osservano gli analisti dell’azienda. Ma nel 2021 più che nel 2020 il focus non è tanto sui valori in campo quanto sulla condizione dell’intera industria.

Lo stop agli stabilimenti causa Covid-19 prima e la forte ripresa della domanda poi hanno causato la cosiddetta crisi dei chip con cui devono misurarsi tutti gli attori in campo, leader e comprimari. “L’industria degli smartphone sta cercando di massimizzare la produzione di dispositivi nel miglior modo possibile. Lato offerta i produttori di chipset stanno aumentando i prezzi per disincentivare gli ordini eccessivi, nel tentativo di colmare il divario tra domanda e offerta. Nonostante questo, la crisi non si attenuerà fino al 2022 inoltrato, quindi le aziende sono state costrette ad aumentare i prezzi di listino dei dispositivi”, ha affermato Ben Stanton, Principal Analyst di Canalys.

L’avvicendamento tra Apple e Xiaomi

Il trimestre che si è concluso a settembre ha messo in luce un passo indietro da parte di Xiaomi. Non in termini assoluti, dal momento che la quota di mercato dell’azienda di Pechino è rimasta inalterata rispetto al trimestre precedente, ma relativamente ai concorrenti. Nello specifico il “responsabile” dell’arretramento di Xiaomi ha un nome ben preciso ed è quello di Apple, che ha registrato una crescita piccola ma determinante ai fini della classifica.

Se nel terzo trimestre del 2021 Xiaomi ha visto la sua quota di mercato rimanere stabile al 14%, passando dal 12% al 15%, Apple, grazie evidentemente allo stimolo iPhone 13, è riuscita a fare quel piccolo balzo che le ha concesso di sopravanzare il poliedrico gigante cinese della tecnologia. Il confronto anno su anno ha visto Samsung rimanere alla guida della classifica grazie al fatto che a Seul hanno mantenuto inalterata la quota del 23% del mercato globale della telefonia.

La testa della classifica del terzo trimestre (Q3) del 2020 era occupata da Samsung e nel Q3 2021 la situazione è invariata. L’unica variazione è, appunto, l’avvicendamento in classifica tra Apple e Xiaomi che nel Q3 2020 vedeva quest’ultima avanti, mentre nel Q3 2021 grazie ad un 15% del mercato Apple può occupare la seconda casella a spese di Xiaomi (14%). Niente di nuovo a guardare il quarto e il quinto posto, occupati da Vivo e il gruppo Oppo, che nel giro di un anno hanno guadagnato un 1% a testa e quindi chiudono il Q3 2021 con il 10% ciascuno del mercato mondiale.

A preoccupare è la torta, non le fette

Più che i rapporti di forza con i concorrenti, la fonte di maggior preoccupazione per le aziende è certamente la flessione del mercato mondiale: nonostante le proporzioni tra le fette sia pressoché inalterata, è la “torta” a preoccupare dal momento che è decisamente più piccola per tutte. L’analisi di Canalys quantifica che la flessione generalizzata a causa della crisi dei chip è quantificabile nel 6%, nel confronto anno su anno. C’è poco da festeggiare e altrettanto poco da disperare quindi relativamente alla classifica del Q3 2021, c’è solamente una preoccupazione che è la medesima per tutti: la crisi dei chip.