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Perché tutti vogliono giocare a Valheim ed essere un Vichingo

Valheim è il nuovo videogioco di Iron Gate Studio che porta il gamer nelle terre dei vichinghi e lo conquista con una grafica semplice e uno stile leggermente retrò

valheim Fonte foto: Valheim/Iron Gate Studio

Valheim è diventato in poco tempo un titolo di culto, tanto da aver raccolto oltre 500 mila utenti in simultanea sulla piattaforma Steam. Gioco di ruolo di sopravvivenza realizzato in Svezia, è dotato di una grafica semplice e uno stile non particolarmente innovativo. Perché, allora, tutti vogliono giocarci?

Nonostante sia disponibile esclusivamente per PC – niente versione per utenti Apple per il momento – al prezzo di 16,79 euro e sia ancora caratterizzato dallo status di “gioco in accesso anticipato”, ovvero un titolo non del tutto perfezionato che potrebbe ancora richiedere alcuni fix da parte degli sviluppatori, Valheim ha battuto molti record stabiliti da nomi ben più famosi. Infatti, il videogame si è già piazzato al settimo posto dei giochi più scaricati della piattaforma, superando competitor del livello di Counter Strike: Global Offensive, Dota 2, Minecraft e Rust, grazie al ragguardevole numero di ben tre milioni di download.

Valheim, perché tutti lo vogliono

Probabilmente, ad aver richiamato l’attenzione dei giocatori è stato uno degli aspetti base del videogioco prodotto da Iron Gate Studio. Infatti, a differenza dei titoli attuali, Valheim combina l’esplorazione, con una grafica basilare e dal gusto leggermente retrò. È facile da giocare e, non meno importante, è la possibilità di farlo da soli o in compagnia, visto che supporta fino a 10 giocatori nella stessa partita.

Il gameplay risulta estremamente lineare, con obiettivi chiari e facili da individuare. Inoltre, ai traguardi si unisce la possibilità di scoprire nuovi angoli del mondo concesso da Odino ai protagonisti del titolo, costruendo oggetti e plasmandolo secondo le esigenze di gioco. Non c’è dunque fretta di spuntare le voci dalla lista delle missioni: il giocatore può prendersi tutto il tempo che vuole, scegliendo quali passi compiere e quando farlo.

Valheim, un successo nato in Svezia

Se Iron Gate ha prodotto, con soli cinque dipendenti, un gioco in grado di arrivare a questo livello, è giusto ricordare che a pubblicare Valheim, dandogli la spinta verso il successo, è stata un’altra casa che ha saputo seminare bene e raccogliere ancora meglio i frutti del proprio lavoro. Si tratta della compatriota Coffee Stain Studios, azienda che prima dei vichinghi aveva già lanciato sul mercato nomi interessanti quali Goat Simulator e Sanctum.

Valheim, i precedenti

I numeri da inserire nel curriculum di Valheim sono di prim’ordine ma, attualmente, il record più grande è quello stabilito da un altro titolo che con quello di stampo vichingo condivide un simile destino. Si tratta di PlayerUnkown’s Battleground, multiplayer in stile battle royale sviluppato e pubblicato dalla PUBG Corporations, sussidiaria della casa produttrice sudcoreana BlueHole, che tre anni fa ha raccolto 3 milioni di giocatori in contemporanea.

Arrivato anch’esso sulla piattaforma di streaming di videogame come “accesso anticipato”, questo titolo riuscì a raggiungere la cifra da capogiro in tempi ben più dilatati rispetto alla controparte svedese. C’è, dunque, ancora spazio per una nuova tacca da aggiungere ai successi futuri di Valheim: non resta che attendere i nuovi passi dei fedeli di Odinoi.