
Perde a Fortnite e colpisce il figlio di 11 mesi: condannato
Considerati i precedenti dell'imputato e la gravità dell'accaduto, è stato condannato a 3 anni di reclusione
Si torna a parlare di Fortnite, questa volta però non proprio in maniera positiva. Anzi, tutt’altro. Il titolo firmato Epic Games è stato protagonista di un episodio di cronaca alquanto grave. La vicenda, come riporta il quotidiano La Voix du Nord, riguarda un ragazzo francese (24 anni) che è stato condannato per aver colpito ripetutamente il figlio di undici mesi, dopo aver perso una partita al Battle Royale.
Il ragazzo era già stato condannato in passato a due anni per maltrattamenti e lesioni. L’imputato, durante il processo, ha ammesso le sue colpe, ma avrebbe giustificato il gesto di rabbia definendolo involontario: “Mio figlio era accanto a me, in un momento di rabbia ho scagliato il controller e per l’errore l’ho colpito”.
I giudici non si sono lasciati convincere dalla versione del ragazzo, che tra l’altro ha fatto alla compagna una ricostruzione del tutto differente: il bambino, a detta dell’accusato, avrebbe sbattuto accidentalmente contro le barriere di protezione del lettino. Una storia che non regge secondo gli accusatori, soprattutto perché non si spiegherebbe il motivo per il quale il padre non abbia chiamato subito il medico, né provato a soccorrere immediatamente il piccolo.
Dopo aver considerato i precedenti dell’imputato e la gravità dell’accaduto, i giudici lo hanno condannato a 3 anni di reclusione.