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Abbiamo trovato un pianeta sopravvissuto alla morte della propria stella

"Avremmo più possibilità di sopravvivere al Sole su una luna di Giove". Sopravvivere alla morte del Sole: la dimostra un nuovo pianeta.

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Abbiamo trovato un pianeta sopravvissuto alla morte della propria stella Fonte foto: 123RF

Cinque miliardi di anni sono tantissimi ma, ammesso che l’uomo non la distrugga prima, sarà allora che la Terra scomparirà per sempre. Il Sole infatti segue il ciclo di vita di ogni stella e, prima di morire in una nana bianca fredda e densissima, aumenterà di dimensioni fino a incenerire i pianeti del sistema solare più vicini, tra cui anche la casa comune dell’umanità.

Cosa succederà invece ai corpi spaziali “a distanza di sicurezza”, come Giove, ad esempio, o Saturno? È meno chiaro. Naturalmente nessuno di noi sarà lì per scoprirlo, ma uno sguardo qual che è successo con altri sistemi potrebbe aiutarci a ipotizzare il futuro del nostro.

Come Giove potrebbe sopravvivere alla distruzione del Sole

“Mentre ci sono molte prove di detriti planetari rocciosi in orbita attorno alle nane bianche, abbiamo pochissimi dati di pianeti intatti“, ha dichiarato Joshua Blackman dell’Università della Tasmania, autore principale di uno studio comparso a ottobre sulla rivista Nature. Nella pubblicazione, gli astronomi esaminano un pianeta simile a Giove e distante 6500 anni luce dalla Terra, sopravvissuto al collasso della propria stella.

“È probabile – ha continuato Blackman – che il destino del nostro sistema solare sia simile a MOA-2010-BLG-477Lb”, questo il nome dell’oggetto celeste. “Il Sole diventerà una nana bianca, i pianeti interni saranno inghiottiti e i pianeti con orbita più ampia come Giove e Saturno sopravviveranno“.

È possibile la vita sui pianeti vicini a una stella morta?

Adesso la parte più intrigante: in linea di massima non solo è possibile che la vita possa sopravvivere, sui pianeti che, a loro volta, sono sopravvissuti alla morte della stella vicina. Secondo Lisa Kaltenegger, direttrice del Carl Sagan Institute della Cornell University, non si può addirittura prescindere dall’eventualità di una rigenerazione della vita sul pianeta scampato alla catastrofe. “Se i pianeti possono sopravvivere alla morte delle loro stelle, può farlo anche la vita?”, si è chiesta la Kaltenegger.

“Se l’umanità fosse in qualche modo ancora in giro tra cinque miliardi di anni – sostiene ancora Blackman – avremmo probabilmente maggiori possibilità di sopravvivere alla fase di gigante rossa del Sole su una luna di Giove che sulla Terra”.

Per completare il quadro delle apocalissi spaziali (alle quali sopravvivere) ecco che cos’è una supernova, l’esplosione stellare.

Giuseppe Giordano