
PMI, migliorare la sicurezza informatica e proteggersi dagli hacker
Nuance individua tre debolezze nei sistemi di sicurezza informatica delle PMI: dipendenti, dispositivi multifunzione e reti. Ecco come proteggersi
Quattro milioni di dollari. È il costo che le aziende sono costrette a sborsare per fronteggiare i danni subiti a causa degli attacchi hacker. È quanto emerge dal “Cost of Data Breach 2016″, uno studio realizzato dal Ponemon Institute, analizzando quasi 400 aziende in 12 paesi.
Secondo quanto affermano alcuni esperti in sicurezza informatica, i cybercriminali sono spesso aiutati dall’incauto comportamento di alcuni dipendenti, molte volte non sufficientemente preparati per affrontare le minacce che arrivano dall’esterno. Ricerche dimostrano come alcuni di essi arrivino a maneggiare informazioni e documenti riservati utilizzando sistemi non protetti. Gli hacker colpiscono, infatti, soprattutto grazie alla collaborazione inconsapevole degli impiegati: un allegato aperto senza verificare l’attendibilità del mittente può in alcuni casi contenere un ransomware, il più temuto tra i malware che colpiscono le aziende.
Attenzione a dispositivi multifunzione
Nuance, una società specializzata in soluzioni vocali e documentali per aziende e privati, individua proprio nei dipendenti uno degli elementi deboli per la sicurezza informatica. Secondo l’azienda, altre due aree su cui tutte le imprese dovrebbero concentrarsi sono gli MPF, vale a dire i dispositivi multifunzione, e le reti. Il secondo punto merita particolare attenzione, soprattutto perché è poco considerato dal punto di vista della cybersecurity. Prendiamo le stampanti IP, bersaglio sempre più crescente degli hacker. Studi hanno dimostrato la presenza di alcune vulnerabilità all’interno delle stampanti che, se scoperte, possono portare i cybercriminali a impossessarsi di molti documenti riservati.
Pochi investimenti nella cybersecurity
E la proliferazione di macchine intelligenti sempre connesse in ambito aziendale ha reso i sistemi di sicurezza ancor più deboli. Ogni oggetto IoT merita dunque particolare attenzione. Purtroppo però la trasformazione digitale degli ultimi non è sempre è stata accompagnata anche da sufficienti politiche di investimento in cybersecurity. Con tutto quello che ne consegue.
Come difendersi dagli attacchi hacker
Cliccando sui link che seguono, invece, potrete scoprire suggerimenti, alcuni più tecnici altri più alla portata di tutti, riguardanti la sicurezza informatica e scoprire le tipologie di attacchi più comuni: dagli attacchi DDoS al phishing, passando per le botnet.
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