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SCIENZA

Premio IG nobel: le ricerche scientifiche più strane del 2021

Tra i premi IG nobel 2021 una ricerca decennale sulle fusa dei gatti, l'analisi dei miasmi all'interno dei cinema e uno studio italiano sui pedoni.

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IG nobel: la scienza "pazza" che fa ridere Fonte foto: ANSA

Sono stati assegnati nel corso della 31esima Cerimonia di consegna i premi IG nobel 2021. Istituito dal sito web Improbable Research, il premio viene assegnato ogni anno – circa un mese prima dei premi Nobel – alle ricerche più bizzarre dell’anno.

Divisi in categorie, i premi riguardano reali scoperte scientifiche che hanno la facoltà di “far ridere, e soltanto dopo pensare”, come non manca di ricordare Marc Abrahams, che fondò la curiosa cerimonia di premiazione nel 1991.

Il premio IG nobel per la biologia va alle fusa dei gatti

La cerimonia di consegna dei premi si è svolta, come da tradizione, al Sanders Theatre, all’interno dell’Università di Harvard, alla presenza degli scienziati premiati.

Il primo premio ad essere consegnato è quello per la categoria biologia, che va senza troppe questioni alla ricerca di Susanne Schötz, docente di fonetica presso l’Università di Lund, “per aver analizzato le variazioni nelle fusa, chiacchiericcio, gorgoglii, vocalizzi, miagolii ed altre modalità di comunicazione tra gatto e uomo”.

Lo studio di Schötz, che ha preso parte alla cerimonia, si compone di ben cinque distinti studi, pubblicati tra il 2011 ed il 2016, tra i quali spiccano “Un’analisi comparativa delle fusa in quattro gatti” (2011) e “Uno studio della percezione umana dell’intonazione dei miao dei gatti domestici” (2014).

Le ricerche sugli animali sono spesso tra le più citate da Improbable Research: leggendario lo studio di Justin Schmidt che classificava la scala di dolore dopo le punture di vari insetti, nel 2015.

Restando in materia di scienze della Terra, il premio IG nobel per l’Ecologia è andato ad un progetto di ricerca diviso tra Spagna e Iran, che ha usato l’analisi genetica per “identificare le differenti specie di batteri sui chewing gum appiccicati sui pavimenti in diversi Paesi del mondo”.

L’aria dei cinema, l’obesità e curiosi decongestionanti nasali

Il premio IG nobel per la chimica è andato ad una ricerca a dir poco magnificente: si tratta di uno studio che vede unite le forze di scienziati tedeschi, inglesi, neozelandesi ed europei, che hanno “analizzato l’aria all’interno dei cinema per verificare se gli odori prodotti dal pubblico possano indicare il livello di violenza, sesso, uso di droghe presenti nel film proiettato”.

Le ricerche che hanno assicurato il premio IG nobel per la chimica portano titoli come “I composti volatili organici degli umani come strumento di classificazione dei film per età” e “Estrarre i dati dal cinema: l’odore della paura”.

A Pavlo Blavatskyy, della Montpellier Business School, il premio IG nobel per l’Economia, per lo studio che rivela che “l’obesità dei politici di un Paese potrebbe essere un buon indicatore del grado di corruzione”. Lo studio, che prende in considerazione in particolare i Paesi Post-Sovietici, è stato pubblicato sulla rivista “Economic of Transition and Institutional Change”.

Il premio IG nobel per la medicina, che storicamente riserva i momenti più alti della cerimonia, è stato  invece assegnato quest’anno ad una ricerca dal titolo quanto mai esplicativo “Il sesso migliora le funzioni nasali?”. Tutti gli autori dello studio erano presenti a ritirare il premio all’Università di Harvard, ed hanno effettivamente scoperto che l’orgasmo può essere un ottimo decongestionante delle vie nasali.

Il premio IG nobel per la fisica ad una ricerca italiana

Ma c’è anche una ricerca in buona parte italiana, nella lista dei premi IG nobel 2021: si tratta dello studio di Alessandro Corbetta, Roberto Benzi e Federico Toschi, coadiuvati da colleghi di Usa, Taiwan ed Olanda, sulla fisica dei pedoni.

Il premio va alla ricerca italiana per aver “condotto esperimenti per capire come mai i pedoni non collidono continuamente tra di loro”.

L’iG nobel per la Cinetica va curiosamente allo studio di “come i pedoni a volte collidono con altri pedoni”, anch’esso in parte italiano: la ricerca “La mutua anticipazione può contribuire all’auto-organizzazione nelle folle” porta anche la firma dell’italiano Claudio Feliciani.

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