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WhatsApp, cosa cambia per la privacy il 15 maggio

Privacy su WhatsApp, la piattaforma di messaggistica istantanea torna a parlarne, ma senza parlarne ufficialmente: ecco cosa sta per cambiare.

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Quello della privacy su WhatsApp è un argomento caldissimo da quando, a cavallo tra fine dicembre 2020 e inizio gennaio 2021, sono stati pubblicati i primi avvisi ufficiali all’interno dell’app in merito alla nuova privacy policy. Le polemiche sorte in tutto il mondo, dall’India all’Italia, hanno costretto WhatsApp a fare un passo indietro e a rimandare l’introduzione delle nuove regole al 15 maggio.

Ciò non vuol dire, però, che WhatsApp abbia intenzione di desistere dalla modifica della sua privacy policy. Al contrario, all’interno dell’ultima beta dell’app (la 2.21.4.13 per Android), è presente un nuovo banner che ha lo scopo di illustrare i cambiamenti. Il banner, però, è nascosto e non è visibile agli utenti. WhatsApp, tuttavia, sa bene che ogni volta che pubblica una beta gli sviluppatori la “aprono” per cercare novità nel codice e, di conseguenza, questo “banner invisibile” è una chiara mossa del Gruppo Facebook per tornare a parlare di privacy, senza parlarne ufficialmente. Ma cosa c’è scritto in questo banner? C’è scritto cosa cambia per WhatsApp a partire dal 15 maggio.

Privacy WhatsApp: il banner nascosto

Nel banner inserito all’interno dell’app beta afferma che WhatsApp non può leggere le chat, né ascoltare le conversazioni, dei suoi utenti e che non potrà farlo mai, perché sia le chat che le chiamate e videochiamate sono criptate con la crittografia end-to-end. Uno standard che impedisce anche alla piattaforma di decifrare i dati.

Tuttavia, con le nuove regole diventa “più facile” (così dice WhatsApp nel banner nascosto) chattare con le aziende, cioè con i profili WhatsApp Business. Poi WhatsApp specifica che non sarà obbligatorio chattare con le aziende e la precisazione non è casuale, perché tutto il cuore della questione sta proprio nelle conversazioni tra profili privati e profili business.

WhatsApp: cosa succede alle chat con le aziende

Quando l’utente inizia a chattare con un profilo business le cose cambiano: le aziende con profilo WhatsApp Business potrebbero salvare, anche in cloud, le conversazioni con i privati (sia clienti che semplici curiosi che chiedono informazioni).

In questo caso WhatsApp non può leggere le chat, ma non può nemmeno garantire che uso facciano le aziende di quei dati se sono stati salvati su server esterni. Per questo, e sta qui la novità, dal 15 maggio WhatsApp contrassegnerà le chat con i profili business con una icona diversa, affinché siano immediatamente riconoscibili dagli utenti.

Ricordiamo, infine, che quanto detto fino ad ora potrebbe valere solo in parte (anche dopo il 15 maggio) per gli utenti europei. In Europa, infatti, il regolamento GDPR impone alle aziende regole ferree per il trattamento e la conservazione dei dati personali degli utenti. E questo vale sia per WhatsApp che per le aziende terze che usano WhatsApp Business.