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Qual è il profumo dello spazio?

Per chi ama i grandi misteri dell’Universo, la NASA ha realizzato, tramite la descrizione degli astronauti che ci sono stati, l'originale profumo dello spazio.

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qual è il profumo dello spazio Fonte foto: Shutterstock

“Non riesco a pensare a niente di più eccitante che andare là fuori ed essere tra le stelle” – È una frase che ama ripetere il noto imprenditore Elon Musk. Non siamo ancora ai livelli delle astronavi e dei viaggi intergalattici narrati dai romanzi e dai film di fantascienza, e gli anni ‘2000 hanno portato più una implementazione nel settore della tecnologia e delle telecomunicazioni che nel settore spaziale.

Eppure, come le recenti missioni spaziali dimostrano, inizia a prendere piede il fenomeno, chiaramente ancora agli albori, del turismo interplanetario e degli space travel finanziati da privati e società con milioni di dollari e con progetti di aziende note, come la Blue Origin di Jeff Bezos (fondatore di Amazon) e la SpaceX di Elon Musk.

Già, perché tutti qui sulla Terra sogniamo di provare l’esperienza di viaggiare nello spazio, assaporando l’infinito con i nostri cinque sensi umani. Per chi non è ancora partito con una sonda spaziale, per i sognatori e gli amanti dei grandi misteri dell’Universo, la NASA ha pensato di ricreare, attraverso i resoconti di chi ci è stato, il vero e autentico profumo dello spazio.

Che profumo ha lo spazio?

Quando si pensa all’avventura di un viaggio spaziale, sono tante le cose sulle quali fantasticare per immaginare la sensazione che si può provare oltre la Terra. Forse l’odore che ha lo spazio non è la prima cosa che ci viene in mente. Eppure il nostro olfatto ci permette di percepire un aroma particolare in maniera così totale che esso penetra in noi, immagazzinandolo come un ricordo indelebile nella nostra mente.

Non è un caso che la gran parte degli astronauti di ritorno dalle varie passeggiate spaziali non facciano che parlare costantemente dell’odore straordinario dello spazio. Un odore che continua ad accompagnare le loro vite sulla Terra, aiutando la mente a ricreare la magnifica esperienza vissuta.

A quanto pare, gli astronauti non riescono a sentirne l’odore mentre si trovano lì, perché “distratti” dall’interno delle loro tute spaziali che sanno solo di plastica. Ma quando tornano nella stazione spaziale e si tolgono i caschi, percepiscono un forte e caratteristico sentore proveniente dall’ultima frontiera galattica. Un odore che aderisce tutt’intorno al loro equipaggiamento: tuta, casco, guanti e attrezzi vari. E in quel momento riescono a ricostruire davvero il profumo dello spazio che sarebbe un “mix di bistecca, lamponi e rum”.

Un aroma acre di bistecca scottata, metallo caldo e fumi di saldatura. Alcuni astronauti hanno parlato anche di un peculiare odore di ozono, leggermente aspro e solforoso. Un odore affumicato che ancora perdura nell’universo, prodotto dall’immensa quantità di energia emanata dal Big Bang quasi 14 miliardi di anni fa. Una fragranza amara, fumosa e pungente con venature dolciastre, “un po’ come una pistola appena dopo uno sparo”, per via della preponderante presenza di azoto.

La Nasa e il profumo dello spazio

Il profumo dello spazio è stato descritto nel 2003 dall’astronauta della NASA Don Pettit, reduce da una missione, come “una piacevole sensazione metallica e dolce”. Secondo Pettit è difficile descrivere questo odore, poiché non è sicuramente come raccontare le sensazioni che fornisce al palato un nuovo cibo ed essere capiti, come dire ‘sa di pollo’. “Mi ha ricordato le mie estati universitarie, quando lavoravo per molte ore con una torcia per saldatura ad arco riparando attrezzature pesanti per un piccolo gruppo di taglialegna. Fumi di saldatura dall’aroma dolce. Questo è l’odore dello spazio“.

Nel 2008 arriva l’idea della NASA di ricreare il profumo spaziale sulla Terra, inizialmente solo per scopi di addestramento degli astronauti e per realizzare anche nelle esercitazioni, un ambiente il più realistico possibile, prima dei lanci in orbita. Un aiuto per ottimizzare anche la parte esperienziale degli space travel.

Secondo Steven Pearce, chimico scelto dalla NASA per il progetto Eau de Space e CEO di Omega Ingredients (società qualificata nella produzione di aromi e ingredienti naturali di alta qualità per l’industria alimentare e del beverage), l’aspetto metallico del profumo potrebbe derivare dalle vibrazioni degli ioni ad alta energia.

Negli ultimi anni, quello che era iniziato come un progetto sperimentale solo per “gli addetti ai lavori”, si sta indirizzando anche verso la produzione industriale. Il progetto Eau de Space ha iniziato a raccogliere molti finanziamenti su Kickstarter, piattaforma statunitense di crowdfounding che fornisce finanziamenti per vari progetti creativi.

Il profumo dello spazio è stato in vendita sulla piattaforma per un periodo limitato a 29 dollari a boccetta. Chiaramente la nuance così particolare non è pensata per essere spruzzata sul corpo come le fragranze delle profumerie, ma si tratta di un cimelio per avere con sé una parte di spazio intorno a noi, assaporando il profumo dello spazio e viaggiando con la mente immaginando di essere lì.