Libero
DIGITAL LIFE

Qual è l'età giusta per comprare uno smartphone a un bambino

Una ricerca commissionata da Panda Security dimostra che i genitori ritengono che l'età giusta per avere lo smartphone sia tra gli 11 e i 13 anni

bambina smartphone Fonte foto: Shutterstock

A che età i bambini iniziano ad usare lo smartphone? A questa importante domanda ha provato a rispondere Panda Security, azienda spagnola attiva nel mondo della sicurezza informatica, attraverso l’ideazione di un sondaggio i cui dati sono stati recentemente diffusi e analizzati.

Capita sempre più spesso, infatti, che i bambini entrino in contatto con dispositivi elettronici di ogni genere – smartphone e tablet, principalmente – sin dalla più tenera età. Non è affatto raro, ad esempio, imbattersi in bambini – anche di pochi mesi – all’interno di un ristorante che mangiano con gli occhi puntati sullo schermo di un telefonino. Un comportamento che, secondo alcune ricerche scientifiche, incide sullo sviluppo cerebrale e cognitivo dei più piccoli. Qual è, dunque, l’età giusta per iniziare a utilizzare lo smartphone? Vediamo i risultati della ricerca di Panda Security.

Perché i bambini dovrebbero avere uno smartphone?

Sono diversi i motivi che possono indurre un genitore ad acquistare al proprio figlio uno smartphone. Su tutti la possibilità di essere costantemente in contatto con i piccoli, ovunque si trovino. Non va poi sottovalutato il discorso legato alla “pressione sociale” (se tutti i miei amici hanno un telefono devo averlo anche io) o, come già accennato, al fattore “distrazione”, da utilizzare con i più piccoli quando ci si trova in un locale pubblico.

Smartphone e bambini: a quale età?

Dalla ricerca condotta negli Stati Uniti da Panda Security emerge come il 40% degli intervistati conviene che l’età giusta per ricevere uno smartphone è tra gli 11 e i 13 anni, durante le scuole medie. Nonostante ciò, il 25% dei bambini al di sotto dei 6 anni ha già accesso ai telefoni, trascorrendo fino a 21 ore alla settimana davanti al piccolo display.

Una tendenza simile a quella riscontrata in Italia dove, basandosi sui dati pubblicati da Auditel-Censis, i genitori concordano come l’età giusta sia quella delle scuole medie, ma poi, in pratica, il 12% dei minori di età compresa tra i 4 e i 10 anni già ne utilizzano o possiedono uno.

L’86,4% dei ragazzi che rientrano nella fascia di età 11-17 anni ne hanno uno in tasca, mentre il 49,6% dei ragazzi tra i 4 e i 17 anni lo utilizza in maniera esclusiva e senza alcun controllo da parte dei genitori.

Lo studio di Panda Security si sofferma poi sull’uso che viene fatto del dispositivo, mostrando come la principale preoccupazione dei genitori sia l’eccessivo utilizzo che può sfociare in una possibile dipendenza. I genitori, inoltre, sono preoccupati anche per fenomeni come il cyberbullismo, l’esposizione a nudità e violenza.

Cellulare e sviluppo cerebrale dei bambini

Panda Security è andata oltre, cercando di comprendere se l’uso del cellulare possono influire sullo sviluppo cerebrale dei bambini Ha così realizzato uno studio in collaborazione con l’American Academy of Pediatrics, nel quale si evince che gli schermi dei dispositivi mobile sovrastimolano i bambini tra 4 e 6 anni, inducendoli a produrre dopamina e adrenalina nel cervello ancora in fase di sviluppo.