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SICUREZZA INFORMATICA

Realizzato il primo software che si autodistrugge al primo utilizzo

I ricercatori Marie-Christine Roehsner e Joshua Kettlewell hanno realizzato un software molto sicuro in grado di autodistruggersi una volta finito di utilizzare

Realizzato il primo software che si autodistrugge al primo utilizzo Fonte foto: Shutterstock

Il programma più sicuro al mondo è un programma unico. Non nel senso che non può essere replicato, ma che si autodistrugge una volta che lo abbiamo terminato di utilizzare. Per sviluppatori ed esperti di sicurezza, fino a poco tempo fa, si trattava di software impossibili da costruire ma la fisica quantistica sta rivoluzionando questa credenza.

Un programma che si autodistrugge è il massimo per la nostra privacy. Una volta utilizzato, per esempio per creare un file o per effettuare un calcolo, si cancellerà dal nostro dispositivo senza lasciare nessuna traccia del nostro uso e dei nostri dati. In questo modo per un ente governativo o per un cyber criminale sarebbe impossibile venire a conoscenza delle nostre informazioni più riservate. Per anni gli sviluppatori hanno provato a creare un programma con queste caratteristiche ma ogni volta è risultato impossibile costruire un software in grado di autodistruggersi a lavoro ultimato.

Software a tempo

Grazie all’utilizzo di un computer quantistico ora sembra possibile sviluppare dei software “usa e getta” che possono essere distrutti in ogni momento e non possono essere copiati. Il programma a tempo è stato ideato da Marie-Christine Roehsner presso l’Università di Vienna in collaborazione con il ricercatore Joshua Kettlewell dell’Università Nazionale di Singapore. Al momento le possibilità di irrecuperabilità dei dati una volta inseriti nel programma sono del 75%. Il programma non è sicuro del tutto ma è certamente meno vulnerabile rispetto ai software utilizzati al giorno d’oggi. I ricercatori hanno dichiarato che il programma è in fase di prototipazione e una volta completato la percentuale di sicurezza sarà ancora più alta. A prescindere dai risultati che raggiungeranno Marie-Christine Roehsner e Joshua Kettlewell i software a tempo portano un nuovo aspetto all’interno della cybersecurity, ovvero la fisica quantistica. Questa scienza aiuterà moltissimo, secondo gli esperti, i progressi futuri della sicurezza informatica.

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