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SICUREZZA INFORMATICA

Attenzione ai robot domestici: gli hacker potrebbero controllarli

Scoperte 50 vulnerabilità nei robot industriali e domestici. Gli esperti avvisano: un robot violato potrebbe avere degli effetti devastanti

Attenzione ai robot domestici: gli hacker potrebbero controllarli Fonte foto: Shutterstock

Dopo il caso dell’orsetto smart hackerato, la privacy degli utenti finisce ancora una volta in pericolo. Le minacce questa volta arrivano dai robot che secondo quanto riferiscono alcuni esperti in sicurezza informatica, possono essere hackerati con molta semplicità.

A lanciare l’avvertimento sono stati i ricercatori di IOActive, che sarebbero stati in grado di trovare circa 50 tipologie di vulnerabilità. Se scoperti, stando a quanto sostengono gli esperti, questi bug permetterebbero agli hacker non solo di appropriarsi dei dati di aziende e privati, ma anche di prendere il controllo in remoto dei robot. Con esiti che, in alcuni casi, potrebbero essere anche drammatici. Soprattutto considerando il fatto che gli exploit sarebbero stati rinvenuti non solo nei robot industriali, ma anche in molte dispositivi smart presenti in casa. Secondo quanto affermano gli esperti, il sistema di sicurezza dei robot sarebbe penetrabile anche inserendo una password sbagliata.

Scenari catastrofici

Stando ai risultati dello studio di IOActive, con pochi semplici click un hacker potrebbe mettere in pratica una serie di azioni a distanza molto pericolose e non solo per la privacy degli utenti, ma anche per la loro incolumità. I cyber criminali potrebbero prendere il controllo della fotocamera, del microfono, ma anche avviare un robot. In questi casi la macchina intelligente sarebbe in mano ai pirati informatici, i quali potrebbero anche impartirgli alcuni comandi pericolosi. Pensiamo, ad esempio, ai robot da cucina, oppure a quelli che vengono usati in ambito aziendale.

Nessun dispositivo connesso è inviolabile

Per motivi di sicurezza i ricercatori si sono rifiutati di svelare altri dettagli sulle vulnerabilità scoperte e, secondo quanto affermano, avrebbero già provveduto a informare i produttori dei robot coinvolti nell’indagine. Gli esperti di IOActive sperano che lo studio spinga molte aziende a rafforzare i sistemi di protezione dei loro device, soprattutto considerando che ormai, come dimostrano i continui attacchi, nessun dispositivo connesso è inviolabile.

Come proteggersi

Mani che digitano sulla tastieraFonte foto: Shutterstock

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La diffusione degli oggetti IoT ha, per forza di cose, aumentato il numero delle violazioni. A volte, però, ad aprire agli hacker le porte della nostra casa siamo noi. Spesso, infatti, presi dall’eccitazione di provare un dispositivo nuovo, ci dimentichiamo di cambiare la password di default. O peggio ancora non controlliamo nemmeno se il device abbia una password. È molto importante, quindi, dedicare un po’ di tempo alla sicurezza informatica. E che ci crediate o no, non serve essere un esperto in cyber security per proteggersi dagli hacker.

Come difendersi dagli attacchi hacker

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