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Alla ricerca dell'immortalità Fonte foto: iStock - vchal
SCIENZA

L'ultima scommessa della Silicon Valley per vivere per sempre

Scienziati e miliardari insieme per scoprire il segreto dell'eterna giovinezza: con la riprogrammazione cellulare potremmo vivere per sempre.

Una nuova scommessa scientifica sta attirando le attenzioni e le risorse delle più grandi menti e dei più importanti portafogli della Silicon Valley: la ricerca di un vero elisir di lunga vita, che impieghi le scoperte più recenti delle biotecnologie per ringiovanire le persone.

A quanto pare, gli sforzi di importanti scienziati ed imprenditori, tra cui l’immancabile Jeff Bezos, si stanno concentrando su una nuova compagnia: la Altos Labs, che dalle poche notizie a disposizione sta già lavorando ad un sistema di riprogrammazione genetica che permetterebbe di ringiovanire.

Un dream team alla ricerca dell’immortalità

Circa un anno fa, a Los Altos, sulle colline di Palo Alto, l’imprenditore russo Yuri Milner – che deve la sua fortuna a mail.ru – ha chiamato a raccolta un nutrito gruppo di scienziati, in un simposio dal titolo “Come le biotecnologie possono essere usate per ringiovanire le persone”.

Da sempre filantropo e finanziatore di ricerche scientifiche, tanto da aver istituito un premio annuale di 3 milioni di dollari per le ricerche scientifiche più importanti, Milner sta concentrando i suoi sforzi nella ricerca dell’immortalità, o più precisamente del ringiovanimento.

E per farlo sta mettendo insieme un vero e proprio dream team di scienziati, strappati alle più prestigiose cattedre universitarie a suon di stipendi da milioni di dollari gentilmente offerti dai finanziatori del progetto.
I piani della Altos Labs sono oggi avvolti da un certo mistero, tra finanziatori che non commentano la vicenda e scienziati che non confermano né smentiscono il coinvolgimento nel progetto.

Quel che è certo è che faranno parte della squadra il professor Steve Horvarth della UCLA, l’inventore dell’orologio biologico, e Shinya Yamanaka, che nel 2012 vinse il premio Nobel per aver scoperto la riprogrammazione delle cellule.

Juan Carlos Izpisúa Belmonte è un’altra certezza nel progetto Altos Labs: il biologo spagnolo del Salk Institute, che rifiuta di commentare la vicenda, divenne celebre per aver mescolato embrioni di scimmia con quelli umani per poi affermare che è possibile allungare la vita umana di circa 50 anni.

Belmonte lavora dal 2016 alla scoperta di Yamanaka, usando la tecnologia della riprogrammazione delle cellule per ringiovanire i topi, alla ricerca di un potenziale elisir di lunga vita.

Il ringiovanimento cellulare

Quel che è chiaro, dunque, è che i laboratori di Altos stanno perseguendo il ringiovanimento cellulare tramite la tecnologia della riprogrammazione, con l’evidente scopo di applicare il trattamento agli umani.

Gli esperimenti sui topi mostrano un grande potenziale, ma anche rischi altissimi che non consentono ancora di applicare la tecnologia agli umani: mentre alcune cellule mostrano un effettivo ringiovanimento, infatti, alcuni topi hanno preso a sviluppare degli strani tumori, detti teratomi.

La tecnologia scoperta da Yamanaka, infatti, consente di riportare le cellule ad uno stato embrionale, ma soltanto tramite l’introduzione nell’organismo di speciali geni che possono modificare la natura delle cellule in maniera inaspettata. Come ammette lo stesso premio Nobel, confermando così il coinvolgimento nel progetto, “anche se ci sono molte difficoltà da superare, il potenziale è enorme”.

Ed è così enorme che, ad oggi, a preoccupare è più che altro il numero crescente di nuove aziende private impegnate nella ricerca del ringiovanimento tramite biotecnologie – un numero evidentemente slegato dai reali progressi tecnologici e scientifici richiesti.

Come lecitamente afferma a MIT Technology Review il dottor Alejandro Ocampo, ex collega di Belmonte al Salk: “Quante ricerche ci sono sulla riprogrammazione in vivo? Praticamente lo stesso numero di aziende che se ne occupano”.

La vecchia Calico Labs lanciata ormai quasi vent’anni fa dal fondatore di Google Larry Page è acqua passata. Come afferma David Sinclair, ricercatore di Harvard che con la riprogrammazione è riuscito a ripristinare la vista in dei topi ciechi: “ci sono centinaia di milioni di dollari investiti nella riprogrammazione, con lo scopo specifico di ringiovanire parti o l’intero corpo umano”.

Secondo gli analisti, nella compagnia di Altos sarebbero stati investiti oltre 270 milioni di dollari, provenienti non soltanto da Milner e Bezos, ma da una folta schiera di capitalisti in tutto il mondo che sognano di non invecchiare.