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Dalla Scozia arriva un gin ecologico prodotto dai piselli

Si chiama “Nadar” che in gaelico significa “natura”. Creato da un team di scienziati, assicura di avere un impatto ambientale minore rispetto ai gin distillati con il grano.

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Dalla Scozia arriva un gin ecologico prodotto dai piselli Fonte foto: Arbikie distillery/Instagram

Il gin è tra i più apprezzati e utilizzati distillati del mondo ed elemento principale di molti famosi cocktail. Un team di scienziati scozzesi ne ha ora realizzata una nuova versione, originalissima, usando i piselli al posto dei tradizionali cereali. Il prodotto è stato creato da ricercatori della Abertay University e del James Hutton Institute e ha il nome di “Nadar” che in gaelico significa “natura”. Il motivo di questo appellativo? I produttori affermano che ha un impatto ambientale minore rispetto ai gin tradizionali riducendo le emissioni di anidride carbonica.

Come è fatto il gin prodotto dai piselli

Le bottiglie di Nadar sono da 700 ml l’una e hanno un’impronta ecologica di -1,54 kg di anidride carbonica. “Evita più emissioni di CO2 di quante ne produca”, hanno affermato dall’Università di Abertay. Il gin tradizionale è solitamente prodotto con bacche di ginepro, una base di grano e l’aggiunta di estratti vegetali. Graeme Walker, professore di zimologia all’Università di Abertay e supervisore del progetto del gin di piselli, ha spiegato che le bevande prodotte dai cereali richiedono molti fertilizzanti artificiali. “”Ciò ha un impatto sulle emissioni di gas serra e sui cambiamenti climatici”, ha detto.

Lo scarso impatto ambientale del gin prodotto dai piselli dipende dal fatto che tutte le parti del legume vengono utilizzate come alimenti per animali da allevamento. Per realizzare il pea gin sono stati necessari cinque anni di ricerca e la collaborazione di un’azienda agricola sulla costa orientale di Angus, in Scozia: la Arbikie Distillery, che sta già distribuendo il gin in varie parti del mondo. La principale ricercatrice del progetto, la dottoressa Kirsty Black, ha evidenziato come la maggior parte delle colture richiede “l’uso di fertilizzanti per fornire l’azoto necessario a produrre la qualità e la quantità di raccolto desiderate”, ma i fertilizzanti hanno un impatto negativo sull’ambiente.

I piselli, invece, hanno una capacità naturale di procurarsi l’azoto di cui hanno bisogno usando un processo chiamato “fissazione biologica dell’azoto” e che non richiede l’utilizzo di fertilizzanti. Oltre a essere autosufficienti, rilasciano nel terreno residui di azoto che riducono la necessità di usare fertilizzanti nelle successive coltivazioni. Durante il processo di distillazione si crea anche un prodotto, chiamato “pot ale”, che può essere usato come mangime altamente nutriente per gli animali.

Riguardo al sapore, la dottoressa Black assicura che sa di gin e che l’uso dei piselli non influisce sul suo gusto finale. La ricetta comprende gli aromi del distillato originale come il ginepro, il coriandolo e le foglie di lime e il pea gin può essere usato per creare cocktail esattamente come avviene con il classico gin. Le bottiglie sono vendute online dalla Arbikie al costo di 43 sterline, circa 50 euro, ed è un modo più sostenibile di bere la propria bevanda preferita.

In tema di sostenibilità, dei ricercatori hanno anche scoperto come trasformare la plastica in vanillina.

Stefania Bernardini

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