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Nella Silicon Valley stanno creando una "fabbrica di umani"

La start up che vuole cambiare tutto quello che sappiamo sulla riproduzione: i figli del futuro verranno dai laboratori della Silicon Valley

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La start up che vuole creare i bambini in laboratorio Fonte foto: iStock - wildpixel

La Silicon Valley sembra aver trovato il suo core business: sulla scia delle enormi cifre messe in ballo dai milionari di tutto il mondo, l’attenzione delle decine di start-up che popolano la baia di San Francisco sembra oggi sempre più concentrarsi sulle prospettive di creare la vita umana in laboratorio. Oppure di renderla sempre più lunga.

Tra queste la start up Conception, fondata da Matt Krisilov, punta a cambiare per sempre la concezione della riproduzione.

Conception, il futuro della procreazione

Matt Krisilov ha fatto la sua comparsa nei laboratori della Silicon Valley quando aveva solo 26 anni, e non sapeva nulla di biologia – anche se si vantava di essere tra i fondatori di AirBnb, per dirne una. Oggi la start up fondata da Krisilov è destinata a far discutere. La sua idea è quella di creare degli embrioni umani a partire dalle cellule di uno o più donatori.

“Quando le persone dello stesso sesso potranno avere bambini?” è la domanda che ha guidato la nascita dell’ambizioso progetto industriale, che intende rivolgersi anche alle donne che non possono avere figli, o che sono troppo in là con l’età per poter concepire.

La compagnia di Krisilov è attualmente la più grande azienda al mondo impegnata nella cosiddetta gametogenesi in vitro, la tecnologia che permette di riprodurre i meccanismi di fecondazione e riproduzione in laboratorio.

Conception, che ha raccolto più di 20 milioni di dollari dai soliti investitori milionari che foraggiano le aziende della Silicon Valley, ha iniziato dalla creazione di ovuli artificiali per le donne non fertili, e ora punta letteralmente a creare la vita umana in laboratorio.

Secondo Krisilov gli ovuli artificiali “potrebbero diventare una delle più importanti tecnologie di tutti i tempi”. E non è un’esagerazione, scrivono sul MIT Technology Review: si tratta davvero di cambiare per sempre tutto quello che sappiamo sulla riproduzione umana.

Una “fabbrica di umani”

L’idea di Conception prende avvio da una scoperta premiata con il premio Nobel, la cosiddetta riprogrammazione cellulare – la stessa tecnologia alla base degli esperimenti che, nei laboratori vicini, sono concentrati sul ringiovanimento dei tessuti.

Grazie alla riprogrammazione cellulare è possibile indurre qualunque cellula del corpo a tornare allo status di cellula “pluripotente”, capace cioè di trasformarsi in qualunque tipo di tessuto cellulare, anche quello di un ovulo.

Il progetto di Krisilov vuole raggiungere, nelle stesse parole del fondatore di Conception, “la selezione genetica e la modifica degli embrioni su larga scala”. Ciò significherebbe, e Krisilov non lo esclude affatto, poter creare centinaia di ovuli per ogni donatore, testarli e scegliere il migliore.

Così sarà possibile anche per gli uomini generare figli, e le donne potranno procreare anche dopo i 50 o 60 anni di età, sostiene Krisilov. Sarà anche possibile, d’altro canto, che da una sola persona o da un gruppo numeroso di persone vengano generate delle discendenze create in laboratorio.

Un sogno della fantascienza destinato a scontrarsi con le più fondamentali questioni etiche, ma realizzabile. “La domanda non è se, ma quando riusciremo”, sostiene Krisilov.

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