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Smartphone senza presa cuffie, tutti i vantaggi e svantaggi

Apple ha sdoganato l'eliminazione del jack audio da 3,5 millimetri, subito seguita dai maggiori competitor. Merito dei tanti vantaggi che questa soluzione dà

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iPhone 7 connettore Lightning Fonte foto: arious-Everythings / Shutterstock.com

Una scelta coraggiosa. Queste le parole utilizzate da Tim Cook nel corso della presentazione dell’iPhone 7 e dell’iPhone 7S per commentare la decisione della società di Cupertino di eliminare il jack audio da 3,5 millimetri e sostituirlo con una soluzione “mista” composta da un adattatore per il connettore Lightning e cuffie wireless Bluetooth.

Una scelta che, in un primissimo momento, ha trovato più di qualche voce critica. L’eliminazione della presa cuffie, infatti, ha fatto storcere il naso a più di qualche audiofilo purista, mentre più di qualcuno vaticinava già un veloce dietro front da parte della società della mela morsicata. A 12 mesi di distanza si può tranquillamente dire che Apple ci ha azzeccato: i modelli di smartphone senza presa cuffie presenti sul mercato sono sempre di più. Gli ultimi ad aggiungersi a questa lista in continua evoluzione sono il Pixel 2 e il Pixel 2 XL: anche gli smartphone di Google hanno detto addio al jack da 3,5 millimetri, confermando di fatto la bontà della scelta Apple.

Vantaggi degli smartphone senza presa cuffie

Gli ultimi iPhone e il Google Pixel sono solo due dei tanti smartphone senza presa cuffie che, negli ultimi 12 mesi, si sono affacciati sul mercato. Al loro fianco troviamo, tanto per fare degli esempi, anche il Motorola Moto Z2 Force e lo HTC U Ultra: segno che questa soluzione tecnologica garantisce dei vantaggi innegabili.

Il principale è quello del maggior spazio a disposizione all’interno del dispositivo. Eliminando il jack da 3,5 millimetri si recupera spazio da dedicare, ad esempio, a una batteria più capiente o a nuovi sensori di movimento più efficienti rispetto a quelli già presenti nello smartphone (si pensi, ad esempio, ad antenne GPS leggermente più grandi e, per questo, in grado di captare in maniera migliore il segnale satellitare).

Senza presa per le cuffie, inoltre, si elimina la necessità di convertire il flusso audio digitale – prodotto, ad esempio, da un’app di streaming musicale – in flusso analogico compatibile con gli standard del jack da 3,5 millimetri. Ciò garantisce una migliore qualità audio, sia per gli auricolari low cost sia per le cuffie di fascia alta. Il connettore USB type-C, inoltre, permette di migliorare l’efficienza dei filtri anti rumore, garantendo un ulteriore salto qualitativo.

Gli smartphone senza presa cuffie, infine, hanno favorito lo sviluppo e la diffusione di auricolari e cuffie completamente wireless (vedi gli Apple AirPods): un vantaggio tutt’altro che trascurabile per i runner o le persone che fanno sport e sono soliti ascoltare musica durante la loro attività fisica. Senza fili né “lacciuoli” di sorta, gli amanti dello sport potranno muoversi senza grossi problemi e interagire con lo smartphone (rispondendo a chiamate o ricevendo indicazioni su come proseguire la propria corsa o sgambata in bicicletta).

Gli svantaggi degli smartphone senza presa cuffie

I detrattori della prima ora, però, non avevano tutti i torti a criticare la scelta di Apple di eliminare il jack audio dall’iPhone 7. Anche se i vantaggi sono molteplici, sono in parte compensati da una serie di svantaggi che rendono le cuffie wireless – o quelle che si connettono via USB type-C o connettore Lightning – poco competitive.

Prima di tutto, va considerato l’aspetto economico: l’acquisto di uno smartphone senza presa cuffie ha costretto gli utenti a mettere da parte i loro auricolari con jack da 3,5 millimetri e acquistarne di nuovi oppure ad acquistare un adattatore (dal costo di qualche decina di euro).

L’utilizzo del connettore Lightning o della presa USB type-C crea, inoltre, una sorta di dualismo con il caricabatterie: o si ascolta la musica, oppure si carica lo smartphone. A meno che non si decida di acquistare un ulteriore adattatore, tornando diretti al punto precedente sull’aumento di costi a carico dell’utente.

Se, invece, si preferisce optare per delle cuffie wireless, ricordatevi che in aereo non funzioneranno. Dovendo attivare la modalità aereo, infatti, il Bluetooth non sarà utilizzabile e non sarà possibile sincronizzare cuffie (o auricolari) con il proprio dispositivo mobile. Uno svantaggio trascurabile in caso di volo di breve durata, ma se vi attende una trasferta transoceanica, sarà il caso di portare con sé delle cuffie con cavo. Qualunque esso sia.