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Sony avverte: poche PS5 fino al 2022

Pochi componenti elettrici e tanta richiesta, Sony avverte gli utenti: le console next-gen PS5 scarseggeranno almeno fino al 2022

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ps5 Fonte foto: Shutterstock.com

Le PlayStation 5 continueranno a scarseggiare, almeno fino al 2022. Come dichiarato dallo stesso colosso giapponese, la carenza di esemplari da destinare alla vendita starebbe pesando in maniera brutale sui programmi per il 2021. La situazione non accenna a placarsi nonostante i diversi mesi di difficoltà iniziati con l’arrivo sul mercato del nuovo modello, avvenuto lo scorso anno.

Secondo i risultati finanziari aggiornati allo scorso mese di aprile, Sony ha riportato la vendita di 7,8 milioni di console dal lancio fino al 31 marzo 2021. L’obiettivo, in accordo con le stime della casa giapponese, è quello di raggiungere i 14,8 milioni di esemplari, in modo da seguire il trend avviato con la precedente versione, cioè PlayStation 4. La vecchia console ha venduto, fino a oggi, ben 115,9 milioni di unità, un traguardo che il colosso della tecnologia mira a bissare e superare. Nonostante la forza con cui la domanda continua a imperversare sul mercato, continua a mancare la “materia prima” della vendita, ovvero le PS5, rischiando di infrangere parte dei sogni della società.

PS5, cosa sta facendo Sony

A pesare sulla situazione attuale, in linea con quanto confermato da Sony agli analisti in un incontro, sarebbe ancora la scarsità di componenti – uno su tutti i semiconduttori necessari alla loro realizzazione – da integrare fisicamente nelle console. A oggi, la questione non sembra aver trovato una risoluzione: infatti, la stessa azienda non sarebbe stata in grado di fornire alcuna risposta sui tempi stimati per il ritorno alla normalità, fattore che l’accomuna ad altri big della tecnologia ancora coinvolti, seppur in misura diversa, nella questione.

Non credo che la domanda si stia calmando quest’anno e, anche se garantissimo molti più dispositivi e producessimo molte più unità della PlayStation 5 l’anno prossimo, la nostra offerta non sarebbe in grado di soddisfare la domanda“, ha dichiarato il Direttore Finanziario Hiroki Totoki durante l’incontro con gli analisti.

Dal punto di vista economico, la mancanza di console avrebbe già causato una perdita di utili a Sony, almeno in base le stime effettuate in precedenza dagli esperti del settore. La previsione, in ogni caso, non è del tutto negativa. La richiesta alta per la piattaforma, così come per i giochi dedicati, potrebbe far risalire i numeri dell’azienda nonostante l’8% in meno di guadagni dal report del 28 aprile, dato in netto contrasto con il 75% di crescita dello scorso anno.

PS5, l’effetto Covid potrebbe esaurirsi presto?

Per Totoki, la chiave di volta è nell’aumento della produzione, indispensabile per ospitare sugli scaffali dei negozi (virtuali) la PS5. Similmente alla prima fase della pandemia, le attuali condizioni di emergenza e i lockdown imposti dai governi per il contenimento dell’emergenza sanitaria continuano a giocare un ruolo di punta sulla richiesta, un dato di fatto che deve essere tenuto in stretta considerazione.

L’effetto Covid, però, potrebbe non durare così a lungo: dall’ultimo quarto del 2020 al primo del 2021 gli utenti attivi sul network di PlayStation sarebbero scesi da 109 milioni a 114 milioni. Si tratterebbe di un segnale che potrebbe rivelare la necessità di accorciare i tempi il più possibile, in modo da poter continuare a sfruttare l’onda lunga della situazione pandemica prima che si infranga del tutto.

Sony e Nintendo, la pandemia pesa sul gaming?

Sony non è però da sola. Anche Nintendo ha sottolineato come il problema dei componenti stia effettivamente pesando sulla produzione. Con “soli” 25,5 milioni di console vendute alla fine di Marzo 2022, la società sarebbe rimasta sotto i valori registrati durante l’anno precedente.

Nonostante ciò, stando a quanto affermato da Bloomberg News, l’azienda avrebbe deciso di aumentare la produzione di console, passando dai 28 milioni in programma a 29 milioni. Un tentativo, questo, che permetterà – almeno sulla carta – di accaparrarsi un’ulteriore fetta di pubblico nel futuro prossimo.

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