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SCIENZA

La Space Economy al G20 grazie all’Italia

Per il ministro Colao il settore “genera investimenti pari a 447 miliardi di dollari”. Il nostro Paese porta sul tavolo dei grandi della Terra il tema che punta a evidenziare l’importanza della Space economy per l’economia globale.

La Space Economy al G20 grazie all’Italia Fonte foto: Ansa

Il 30 e il 31 ottobre, al G20 di Roma, sul tavolo dei grandi della Terra l’Italia porta la Space Economy. Il nostro Paese recapiterà ai leader dei venti paesi più industrializzato del mondo un documento che evidenzia quanto sia importante questo settore per l’economia globale. A chiedere che il tema venisse inserito stabilmente nell’agenda del summit sono stati i rappresentanti delle agenzie spaziali degli stati del G20 e delle principali organizzazioni spaziali internazionali, che si sono riuniti nella Capitale per il “G20 Space Economy Leaders Meeting 2021”. Il ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale con delega allo Spazio e all’Aerospazio, Vittorio Colao ha sottolineato come la Space Economy generi “investimenti pari a 447 miliardi di dollari”.

L’importanza della Space Economy per l’economia mondiale

Il titolo della seconda edizione del “G20 Space Economy Leaders Meeting” è stato “Lo spazio per le persone, il Pianeta e la prosperità” e a organizzarlo è stata l’Agenzia Spaziale Italiana restando in linea con i tre punti del prossimo G20, ossia “people, planet, prosperity”. Il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia ha spiegato che “l’incontro dei leader del G20 della Space Economy di quest’anno è stata un’occasione perfetta per alzare il livello di attenzione sul ruolo che lo Spazio e la Space Economy può fornire agli obiettivi del G20 e al futuro della nostra società”.

Per il ministro Colao, il settore “è cresciuto del 4,4% nel 2020 e ci aspettiamo che arrivi a 1 trilione di dollari nei prossimi dieci anni”. Per questo motivo le tecnologia spaziali “devono essere considerate dal governo un asset fondamentale che può aiutare la società in molti ambiti e a mitigare gli effetti della pandemia. Inoltre le tecnologie spaziali possono essere usate per colmare il gap digitale e contribuire alla sfida del cambiamento climatico”. Ed ecco che proprio grazie all’Italia il tema entra nel summit dei “grandi” del G20 di fine ottobre.

Durante l’incontro tra i leader delle principali agenzie spaziali è stato sottolineato quanto le tecnologie e le infrastrutture spaziali siano sempre più legate ad aree fondamentali della società come la salute, l’ambiente, il clima, i trasporti, le comunicazioni e l’agricoltura. La Space Economy porterebbe inoltre occupazione e un innalzamento degli standard di vita.

Tra gli ultimi progetti spaziali più attesi e quelli più stravaganti ci sono, per esempio, la missione del rover Viper che andrà a caccia dell’acqua sulla Luna e l’idea di due dottorandi dell’università della Columbia di costruire un enorme ascensore tra la Terra e il nostro satellite.

Stefania Bernardini