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STREAMING E SERIE TV

Streaming, in arrivo nuovi rincari: a chi tocca ora

Nuovo aumento di prezzo annunciato in USA e in alcuni mercati internazionali per una grande piattaforma di streaming: è l'ennesimo di una lunga serie e non sarà l'ultimo

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La festa è finita: da una parte la stretta di Netflix contro la condivisione degli account, dall’altra i continui aumenti di prezzo degli abbonamenti mensili alle piattaforme di streaming. Non è certo un buon periodo per gli amanti di film e serie TV e l’ultima piattaforma che ha annunciato un ritocco verso l’alto dei prezzi è l’ultima ad essere arrivata in Italia, cioè Paramount+.

L’annuncio è arrivato durante l’ultima call con gli investitori, da parte del direttore finanziario Naveen Chopra, il quale ha spiegato che gli aumenti di prezzo interesseranno sia il mercato statunitense, sia non meglio identificati “mercati internazionali selezionati“. Impossibile, allo stato attuale, dire con certezza quali siano tali mercati.

Paramount+: i nuovi prezzi

Con i nuovi prezzi annunciati da Chopra il piano base di Paramount+ costerà 5,99 dollari al mese (dai precedenti 4,99 dollari), mentre il piano premium passerà da 9,99 dollari a 11,99 dollari.

Il terzo piano Paramount, quello da 14,99 dollari, non subisce al momento alcun aumento di prezzo. Quest’ultimo piano, tra l’altro, è l’unico dei tre a non prevedere nessun annuncio pubblicitario durante la visione dei contenuti.

Gli altri due piani di Paramount+, invece, sono entrambi “ad-supported” e differiscono tra loro per la presenza, o meno, del canale Showtime, da qualche mese inglobato nella piattaforma di streaming all’interno del piano “Paramount Plus with Showtime“.

Paramount+ in Italia

Diversa la situazione in Italia, dove Paramount+ è arrivato a metà settembre 2022 con un solo abbonamento, da 7,99 euro al mese (o 79,90 euro l’anno, se si paga in una sola soluzione). In Italia è possibile vedere Paramount+, con lo stesso abbonamento, su un massimo di due dispositivi contemporaneamente.

Non è chiaro se l’Italia rientri nel numero dei “mercati internazionali selezionati” citati dal direttore finanziario di Paramount+, ma il fatto che il servizio sia appena arrivato nel nostro Paese lascia credere che passerà ancora del tempo prima di assistere al primo rincaro dell’abbonamento.

Streaming inflazionato

Nel complesso, però, è ormai chiaro che il panorama delle piattaforme di streaming è ormai caratterizzato da una offerta massiccia di contenuti e servizi disponibili. Ma è altrettanto chiaro che i costi sono in crescita.

Si parte sempre dagli Stati Uniti, per poi passare all’Europa e al resto del mondo. Negli ultimi tre mesi, in USA, hanno alzato il prezzo Netflix, Hulu, Disney+ e HBO.

Amazon Prime, che include al suo interno anche Prime Video, costa di più in USA da fine marzo 2022 e in Italia da metà settembre. Sempre da marzo 2022, in USA, Netflix costa di più nonostante l’introduzione, a livello internazionale ormai, del piano base con la pubblicità.

Proprio la pubblicità è il secondo boccone amaro da ingoiare per molti utenti: chi non ha la possibilità di spendere molto nell’abbonamento mensile premium della sua piattaforma preferita, infatti, ormai è costretto a ripiegare su un piano con qualche minuto (di solito 4-5) di pubblicità per ogni ora di streaming.

Insomma, per farla molto semplice: la festa è finita per gli amanti dello streaming e si va verso abbonamenti dal prezzo abbastanza alto che, per di più, potrebbero anche prevedere della pubblicità. La TV classica è stata soppiantata dallo streaming, che assomiglia sempre di più alla TV classica.