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SCIENZA

Il supersenso degli uccelli per ritrovare la strada di casa

Uno studio di un team di scienziati spiega come funziona il supersenso che permette agli uccelli di orientarsi. Questi animali hanno come una sorta di bussola incorporata e una percezione extrasensoriale che gli fornisce le informazioni sulle direzioni.

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Il supersenso degli uccelli per ritrovare la strada di casa Fonte foto: 123rf

Da tempo gli scienziati hanno capito che gli uccelli percepiscono il campo magnetico terrestre e questa sorta di bussola incorporata gli fornisce le informazioni di cui hanno bisogno per orientarsi. Ma per trovare la strada di casa, questi animali avrebbero anche bisogno di una mappa che indichi la direzione della loro destinazione. Per riuscire a raggiungere la posizione esatta dall’altra parte del pianeta, gli scienziati hanno individuato che uccelli e insetti avrebbero una percezione extrasensoriale, un supersenso in grado di superare i problemi di orientamento.

Il supersenso degli uccelli

Xin Hao della Boxwood University in Cina e altri suoi colleghi hanno scoperto un meccanismo completamente nuovo che può spiegare come si muovono gli uccelli. Il meccanismo si basa sulle proprietà delle proteine ​​a forma di bastoncino presenti nella retina dei piccioni. Queste proteine (chiamata MagR) contengono gruppi di atomi di ferro e zolfo. Il ferro, in particolare, ha fatto pensare ai biologi che la molecola sia sensibile al campo magnetico terrestre e quindi possa funzionare come una biobussola.

Gli scienziati ritengono anche che gli ammassi di solfuro di ferro consentano agli uccelli di orientarsi in modo più efficace. Questo meccanismo si basa sul fatto che questo cluster può emettere fluorescenza in uno spettro costituito da tre colori (un picco centrale e due picchi laterali oscuri). L’intensità di questa fluorescenza e la distanza tra i picchi dipendono da due fattori: il campo elettrico circostante e il campo magnetico circostante. Naturalmente, il campo magnetico è fornito dalla Terra, mentre si ipotizza che gli uccelli siano in grado di generare un proprio campo elettrico interno.

Queste specie di animali creerebbero una sorta di punto di riferimento. Più ci si allontana da questo punto più la fluorescenza diminuisce. Secondo Xin, grazie a questo supersenso gli uccelli possono spostarsi verso le loro destinazioni e percepire il geomagnetismo in uno scenario completamente nuovo. La teoria del team di scienziati spiegherebbe anche perché, in alcuni casi, è stato osservato che dei volatili si siano disorientati a causa di un campo magnetico che oscilla a una particolare frequenza. Questo accadrebbe quando la velocità della vibrazione corrisponde alla frequenza degli atomi di solfuro di ferro andando a interferire con il sistema di orientamento interno degli uccelli.

Comprendere come i volatili e altre specie animali riescano a muoversi su lunghe distanze e tornare al punto di partenza è molto utile anche per sviluppare nuove tecnologie per la navigazione. In tema di animali, i ricercatori stanno tentando di capire anche cosa ha causato la caduta di centinaia di uccelli in America.

Stefania Bernardini

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