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La Terra sta bruciando: dalla Nasa la mappa degli incendi nel mondo

Le immagini della Fire Information for Resource Management System indicano tutti i luoghi in cui sono in corso incendi. Dalla California all’Italia e persino fino alla Siberia, ci sono estesi roghi diffusi su tutto il globo.

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La Terra sta bruciando: dalla Nasa la mappa degli incendi Fonte foto: NASA/Fire Information for Resource Management System

Gran parte della Terra sta bruciando. A mostrarlo chiaramente è la mappa degli incendi in corso nel mondo diffusa dalla Nasa in base ai rilevamenti dei satelliti in quota. Lo strumento Modis, a bordo del satellite Terra della Nasa, rileva tutti i luoghi in cui ci sono alte temperature e sono in corso roghi. Dal Fire Information for Resource Management System (FIRMS) della Nasa si può osservare la planimetria con i punti rossi che indicano tutti i fuochi diffusi nel globo. Dall’Italia alla Grecia, alla Turchia, alla California, all’Australia, all’Africa, all’Amazzonia fino persino alla Siberia, ci sono fiamme quasi ovunque.

La mappa degli incendi della Nasa

Il FIRMS distribuisce i dati sugli incendi attivi entro 3 ore dall’osservazione satellitare monitorando costantemente la loro attività. Il sistema non individua però la loro vastità e neanche l’origine. Dai punti rossi che si vedono sulla mappa, però, si può osservare che i roghi sono migliaia in tutto il mondo da Nord a Sud, a Est e a Ovest. Il continente più colpito è l’Africa, in particolare nella parte centro meridionale come Zambia, Angola, Malawi e Madagascar. In quest’area è proprio la stagione degli incendi, ossia il periodo in cui i coltivatori accendono fuochi per pulire i campi dalle vecchie colture e per prepararli a nuove coltivazioni.

Nella Repubblica democratica del Congo lo strato di fumo è così spesso che molte aree sono completamente oscurate. A bruciare sono anche in Nord e Sud America,  la penisola arabica, la costa mediterranea, l’Europa nord-orientale, l’Asia nella parte delle coste dell’India, nonchè Cina, Malesia e Indonesia. Tornando all’Africa, la posizione e il momento dell’anno suggeriscono appunto che i roghi siano dolosi e siano stati appiccati per scopi agricoli.

Nelle zone dell’Africa centro meridionale da migliaia di anni viene usato il fuoco per bruciare le sterpaglie, rinnovare i pascoli o la savana. Anche se la tecnica può essere un modo efficiente ed economico per gestire la terra, i roghi sono fonti di pericolo a causa del fumo, del rilascio di gas serra e della distruzione degli ecosistemi. In Africa centrale, ha spiegato la Nasa, la stagione degli incendi di solito inizia a maggio e raggiunge il suo picco in agosto.

Intanto, a luglio, è scoppiato anche un incendio in mezzo al mare nel Golfo del Messico causato dalla perdita di un gasdotto.

La Terra sta bruciando: dalla Nasa la mappa degli incendiFonte foto: NASA/Fire Information for Resource Management System

Stefania Bernardini