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La Terra potrebbe essersi sviluppata attorno a un nucleo di roccia aliena

Nel nucleo della Terra potrebbe esserci un nucleo di roccia aliena: la nuova teoria su come si è formato il nostro pianeta

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Come è nata la Terra? Fonte foto: 123RF - alteraposto

La Terra si è formata circa 4 miliardi e mezzo di anni fa, da un disco di polveri e gas in rotazione che si assestò in agglomerati sempre più grandi costituiti di roccia, materiali gassosi ed elementi radioattivi. Così nacquero quelli che sarebbero diventati i pianeti del Sistema Solare.

La Terra si presentava allora come una sfera di materiali incandescenti fusi, che soltanto a seguito del raffreddamento si divisero in nucleo, mantello e crosta terrestre. Quanto all’acqua, ancora non vi è una posizione univoca da parte della comunità scientifica: potrebbe essersi formata in loco oppure essere arrivata sulla Terra da altrove, così com’era.

Le origini della Terra

La Terra originò grazie alle collisioni che interessarono i primi corpi celesti che si erano formati nel Sistema Solare a partire da un disco di materiali gassosi in rotazione.

Sulla natura del materiale da cui nacque il pianeta non si sa molto: la sua composizione sarebbe impossibile da rintracciare anche se fossimo in grado di arrivare sin dentro al nucleo della Terra.

Da dove proveniva il materiale originario da cui si è formato il nostro pianeta? È la domanda cui Amaya Moro-Martín e Colin Norman, del Telescope Science Institute di Baltimora, stanno cercando di dare una risposta.

Lo studio appena pubblicato parte da un’importante acquisizione degli ultimi anni: come dimostrato dal passaggio di ‘Oumuamua nel 2017 e della cometa Borisov nel 2019, gli oggetti celesti possono attraversare il nostro sistema solare.

Ciò significa che molti altri oggetti provenienti da galassie lontane potrebbero aver viaggiato, in passato, intorno e dentro il nostro sistema. E che potrebbero aver avuto un ruolo nella nascita dei sistemi solari della galassia.

Se ‘Oumuamua e Borisov sono passati tra i pianeti del Sole senza fermarsi, è perché il Sole è una stella “matura”, che viaggia ad una velocità tale da non permettere al materiale disperso nello spazio di aggregarsi intorno ad esso, come avvenne quando era una stella molto più giovane.

Un nucleo di materiale alieno

Per indagare la possibilità che la Terra sia stata originata a partire da un nucleo di materiale alieno, Moro-Martín e Norman hanno stimato quanti oggetti possono essere intrappolati all’interno di una giovane stella.

In un periodo di 10 milioni di anni, possono essere catturati 600 miliardi di oggetti della dimensione di circa un metro, 200 milioni di ammassi grandi 10 metri, 60.000 oggetti da 100 metri e circa 20 oggetti dalle dimensioni superiori a un chilometro.

“Non sappiamo veramente quanti oggetti ci siano là fuori” afferma Moro-Martín “ma i numeri sono piuttosto alti”, e sembrano suggerire che gli oggetti interstellari possono davvero essere un “seme” nella costituzione dei pianeti.

Questi infatti si formano grazie ad un accumulo di materia che viene generato dalla fusione dei cosiddetti “ciottoli” o tramite collisione con corpi celesti del tipo degli asteroidi; su come da un disco di materiali in rotazione si arrivi ad oggetti grandi come pianeti è ad oggi un problema ancora aperto.

Attraversando il sistema solare, oggetti interstellari grandi come ‘Oumuamua o Barisov avrebbero potuto agire come nuclei di condensazione.

Ciò significa che la Terra stessa potrebbe essere il frutto del passaggio di un oggetto interstellare, che potrebbe essersi attardato nei pressi del disco protoplanetario del Sole rendendo così possibile l’ammassarsi di materiali da cui originò il nostro pianeta.