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Trapianti di capelli: cos'è lo Smart FUE e quali vantaggi comporta

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Trapianti di capelli: cos'è lo Smart FUE e quali vantaggi comporta

Esistono rimedi realmente efficaci contro la calvizie?

Questa domanda se la pongono moltissimi uomini, considerando che il fenomeno colpisce almeno il 70% della popolazione maschile, ed è un tema destinato a restare sempre d’attualità, perché riguarda tanto l’aspetto estetico quanto il benessere psicologico di chi si trova a non avere più una chioma folta e robusta.

Per avere risposte affidabili e concrete ci rivolgiamo agli specialisti di Istituto Helvetico Sanders, attivi da oltre 30 anni nel trattamento della calvizie con protocolli personalizzati sul singolo caso specifico.

Rimedi per la caduta dei capelli, quali sono i tipi di trapianti?

Il trapianto è una delle soluzioni possibili alla caduta dei capelli, ma esistono metodologie molto differenti fra loro nelle modalità di esecuzione e nei risultati.

Le tecniche principali sono due: FUT (Follicular Unit Transplant) e FUE (Follicular Unit Extraction), entrambe sono basate sul’autotrapianto di capelli da aree prescelte della nuca, ma ciò che conta di più, per chi ha perso i capelli, è il risultato finale, le probabilità di successo del trapianto e la durata nel tempo dell’obiettivo raggiunto.

Per queste ragioni è opportuno non affidarsi a chi promette soluzioni miracolose o a interventi improvvisati e non seguiti da controlli periodici.

In passato, i primi trapianti di capelli lasciavano vistose cicatrici e davano risultati palesemente innaturali, mentre oggi, grazie al progresso tecnologico e allo studio di soluzioni specifiche, è possibile (tenendo conto delle cause effettive e della propria situazione personale) tornare ad avere capelli sani e folti.

Come funziona il trapianto di capelli FUT

Con la tecnica FUT si effettua il prelievo di un’intera striscia di cuoio capelluto (detta strip) da un’area che è stata scelta preventivamente come donatrice; la lunghezza della striscia dipende dalla quantità di capelli da trasferire e dalla zona della nuca.

Dopo aver estratto i singoli follicoli, questi vengono inseriti nella zona da re-infoltire attraverso microincisioni.

Le unità follicolari vengono estratte unicamente dalla zona occipitale, per poi essere riposte in vaschette refrigerate, adatte a ricreare l’ambiente fisiologico del capello.

Le cicatrici post-intervento, tuttavia, sono abbastanza visibili e i tempi di guarigione lenti (circa 2 mesi). Una delle differenze sostanziali con la FUE consiste nel frazionamento delle unità dalla losanga di cuoio capelluto successivo al taglio chirurgico.

Come funziona il trapianto di capelli FUE

Con la tecnica FUE le unità follicolari sono estratte una ad una dall’area della nuca più folta e dai lati, con estrema precisione, per poi essere impiantati singolarmente: questo permette un risultato più naturale, senza cicatrici visibili, in quanto queste sono celate dagli altri capelli della “safe zone”, ovvero quelli della nuca che non sono affetti da calvizie.

Questa tecnica ha una minore invasività e può favorire la ricrescita naturale dei capelli dopo l’intervento.

In cosa consiste il protocollo Istituto Helvetico Sanders Smart FUE?

L’Istituto Helvetico Sanders ha sviluppato il protocollo SMART FUE (la sigla sta per “Scalp Motorized Assisted Rational Transplantation”) che si differenzia dal classico metodo FUE per gli ulteriori vantaggi che offre.

Prima di tutto, si effettua un calcolo preventivo delle grafts per cmq necessarie a coprire l’area che deve ricevere il trapianto di capelli. Con il termine “grafts” si intendono, in ambito tricologico, le unità follicolari, cioè gruppi di follicoli sviluppatisi insieme che spuntano da un singolo foro del cuoio capelluto.

In un adulto le graft sono formate da 1 fino a un massimo di 6 capelli.

Grazie a questo calcolo delle grafts per il trapianto di capelli, è possibile ottenere risultati ottimali senza effettuare incisioni e senza prelevare un numero di grafts superiore a quello necessario a coprire l’area diradata; l’estrazione, infatti, avviene tramite strumenti all’avanguardia che riducono i tempi di intervento, garantiscono un’invasività minima e non creano alcun cambiamento apprezzabile nella zona donatrice.

Successivamente, le grafts vengono conservate in un terreno di coltura, a temperatura controllata intorno ai 4 gradi, e immerse nell’ATP, una composizione biochimica in forma liquida che impedisce i processi di degenerazione e aumenta in modo esponenziale la loro vitalità.

Il sistema DHI (Direct Hair Implantation) è una tecnica che permette di reimpiantare le unità follicolari direttamente sul cuoio capelluto anziché allocarle in alveoli creati in precedenza; tramite uno strumento che ha un ago sottilissimo (l’Implanter) è possibile eseguire il reimpianto con accurata precisione.

Questo approccio comporta un maggiore attecchimento dei follicoli e quindi ci sono probabilità più elevate di tornare ad avere una chioma fluente e sana.

Il progresso tecnologico e la competenza, acquisita in oltre 30 anni di attività dall’Istituto Helvetico Sanders, dimostrano quanti passi avanti sono stati fatti nel trattamento della calvizie, un problema che oggi può essere affrontato con successo esaminando le cause effettive della caduta dei capelli e monitorando i risultati raggiunti nel tempo, per garantire il maggior benessere psico-fisico a chi sta ritrovando il piacere di pettinare una capigliatura folta.

“Aut.R.Umbria 13388-18/D.S Dr. Massimiliano Bucari”

L’articolo è realizzato con il contributo di esperti dell’Istituto Helvetico Sanders.

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