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Twitter Spaces: cosa potremo fare nelle stanze vocali

Diamo un primo sguardo a Spaces, la nuova chat solo audio con cui Twitter sfiderà Clubhouse.

La prossima grande novità di Twitter, già annunciata e in arrivo forse già entro aprile, è Spaces, cioè gli “Spazi” dove gli utenti potranno creare chat vocali in stile Clubhouse. Anche Twitter, infatti, sta lavorando per entrare nel nuovo business delle chat solo audio e lo sta facendo con la versione beta di Spaces, già lanciata.

Tutti gli utenti di Twitter potranno usare questa funzione, che può essere considerata la più grande novità del social da qualche anno a questa parte. Anche perché le chat audio sono ancora un terreno tutto da esplorare, Clubhouse non è ancora disponibile per tutti (e non è ancora affatto perfetto) e c’è molto spazio per crescere in questo settore. Tanto è vero che anche il gruppo Facebook sta per lanciare, tramite Instagram, la sua alternativa a Clubhouse. Ed è proprio Facebook, ancor più di Clubhouse, il nemico da battere per Twitter: entrambe le piattaforme, infatti, vantano centinaia di milioni di utenti attivi sia su Web che su Android e iOS. Ecco, quindi, come sarà Spaces e cosa possiamo aspettarci dalla nuova chat audio di Twitter.

Twitter Spaces: come sarà

Da quanto già annunciato dalla stessa Twitter sappiamo che Spaces è al momento in fase di test solo su app per iOS e Android, ma sarà allargato anche alla versione Web del social. Si potrà lanciare uno Spazio cliccando su una sola icona, accanto a quella del retweet e del like. Subito dopo potremo scegliere chi potrà parlare all’interno dello spazio, a scelta tra:

  • Chiunque
  • Persone che segui
  • Solo chi inviti a parlare

In merito alla terza opzione, da un tweet dello sviluppatore Alessandro Paluzzi apprendiamo che potremo scegliere sia chi può parlare sia chi può ascoltare e che potremo invitare fino a 10 persone a parlare nel nostro Spazio. Potremo anche dare un nome personalizzato allo Spazio, che poi avrà un indirizzo Web che potremo condividere con gli altri per farli entrare.

Da una apposita schermata potremo vedere i partecipanti allo Space, divisi per Host (chi ha aperto lo Spazio e lo gestisce), chi è abilitato a parlare e chi può invece solo ascoltare. Prevista anche la figura del “Co-Host“, un utente che viene invitato a gestire lo Spazio insieme all’Host per aiutarlo nella moderazione e che avrà poteri quasi equivalenti a quelli dell’Host.

Host e Co-Host, quindi, potranno dare e togliere la parola a chiunque partecipi allo spazio, invitare nuovi utenti o cacciarne alcuni già dentro lo spazio. Saranno, in pratica, i padroni di casa.

Twitter Spaces: quando arriva

Chi prima arriva vince, o quanto meno è molto avvantaggiato. Vale anche per le chat audio, dove la prima ad arrivare è stata Clubhouse. Ma forse Clubhouse è arrivata troppo presto, visto che ha ancora troppi limiti per aspirare a numeri importanti. Twitter, quindi, potrebbe essere la prima “grande” ad entrare in questo mercato costringendo gli altri ad inseguirla.

Per questo un portavoce dell’azienda, pochi giorni fa, ha confermato che Twitter spera di aprire Spaces a tutti già entro aprile e sta lavorando sodo per riuscirci.