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Twitter, situazione più grave del previsto. Sopravvivenza a rischio?

Il sito di microblogging avrebbe i giorni contati. Per Trip Chowdhry il valore di mercato del titolo azionario è destinato a scendere del 44%

Twitter sarebbe pronta a chiudere bottega. L’annuncio shock, come si legge anche sul portale della CNBC, è arrivato da uno dei più affidabili analisti di mercato, Trip Chowdhry. Secondo il direttore di Global Equities Research, il valore reale del titolo non supererebbe i 10 dollari.

Un de profundis vero e proprio che conferma la crisi del microblogging, che il fondatore del social network Jack Dorsey ha provato ad arrestare varando una politica significativa di spending review. A cominciare dagli uffici italiani di Milano che saranno chiusi il prossimo gennaio. E a rimetterci saranno ovviamente i dipendenti che, con molta probabilità, saranno licenziati. La società americana ha anche provato a cercare acquirenti sul mercato senza però trovare un pretendente seriamente interessato a rilevare il pacchetto di maggioranza. Segno ulteriore che il futuro del social network non è dei più rosei.

Titolo Twitter perde terreno in Borsa

Probabilmente alla fine Twitter, nonostante la crisi, sarà acquistato da qualche big. Alcune settimane fa, infatti, è circolata la notizia secondo cui il microblogging sarebbe finito nel mirino di tre grandi società: Alphabet (Google), Saleforce, la società leader nel computing clouding, e Disney. Nei mesi precedenti invece si era parlato di Softbank, una corporation giapponese specializzata in servizi di telecomunicazione. Voci che non sono riusciti però a far salire il valore del titolo azionario della società americana che negli ultimi giorni invece continua a scendere: al momento è fermo a 17 dollari, ma secondo Trip Chowdhry il titolo azionario è destinato a perdere un ulteriore 44 %, arrivando così a toccare quota 10 dollari.

Intanto sono in tanti ad abbandonare la barca che affonda. Il futuro incerto del social network ha spinto, infatti, molti top manager a lasciare Twitter. Tra i dimissionari troviamo il responsabile del settore tecnologia Adam Messinger, il quale in un tweet ha annunciato la scelta di salutare il microblogging.

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