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SICUREZZA INFORMATICA

Unione Europea sotto scacco, hacker mettono a segno attacco DDoS

Milioni di richieste di accesso al sito hanno mandato fuori uso i server dell’organizzazione comunitaria. Scongiurata la violazione di dati

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Hacker con sfondo bandiera dell'Europa Fonte foto: Shutterstock

Gli hacker continuano a mietere vittime illustri. Dopo aver mandato in tilt i siti internet di mezzo mondo, i pirati informatici mercoledì scorso hanno sferrato un duro attacco DDoS alla Commissione Europea.

Come ha dichiarato l’organismo di Bruxelles al sito di informazione Politico, i pirati informatici hanno lanciato un attacco su larga scala che ha colpito i server dell’istituzione, impedendo così l’accesso a internet per diverse ore. L’interruzione di servizio è iniziata alle 3 di pomeriggio e attorno alle 18:00 l’IT della Commissione Europea ha inviato un’email avvisando i dipendenti di quanto era accaduto. Secondo quanto ha affermato un portavoce della Commissione, l’attacco è stato fermato con successo e non ha comportato nessuna violazione di dati. Rimangono ancora avvolti nel mistero i motivi e i responsabili dell’intrusione informatica.

L’attacco DDoS

A quanto pare la situazione attualmente sembrerebbe rientrata, ma cosa è successo? Per capire, dobbiamo partire spiegando questa tipologia di attacco hacker.  DDoS è l’acronimo di Distributed Denial of Service, che in italiano possiamo tradurre come interruzione distribuita di servizio. L’obiettivo di questi attacchi è mandare KO un server inondandolo di richieste. Nella maggior parte dei casi i pirati informatici sono affiancati da botnet, computer zombie attivabili a distanza e capaci di spegnere la rete in un istante. Alla Commissione Europea è successa una cosa simile. Gli hacker hanno mandato milioni di richieste di accesso contemporaneamente al sito dell’organismo comunitario. Come risultato il sistema è collassato.

Unione Europea bandiereFonte foto: Pixabay

Uno dei palazzi dell’Unione Europea

Più grandi

Gli attacchi DDoS stanno diventando molto pericolosi, come conferma Akamai, uno dei principali fornitori di reti per la distribuzione di contenuti. Secondo l’azienda nel 2016 il numero di attacchi non è aumentato, quello che è cresciuto sono la vastità e la gravità. Il 21 ottobre i pirati informatici, infatti, hanno colpito alcuni dei provider di servizi più utilizzati al mondo. In questo caso gli hacker hanno approfittato delle falle in alcune telecamere di sicurezza IP.