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Unisce persone, dati e oggetti: ecco l’Internet of Everything

Un mondo dove tutti i protagonisti sono connessi, l’IoE potrà essere un grande valore per le aziende pubbliche e private anche se restano i problemi legati alla privacy

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Internet of Everything Fonte foto: Shutterstock

Avete appena imparato il concetto di Internet of Things? Bene, è arrivato il momento di conoscere un nuovo termine: Internet of Everything. L’IoE è stato tra i trend dello scorso anno “tecnologico”, eppure sulla sua definizione c’è ancora parecchia confusione. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Cos’è l’Internet of Everything? L’IoE è definibile come quel sistema in grado di riunire persone, processi, dati e oggetti per creare nuove capacità, esperienze più ricche e aumentare le potenzialità economiche di aziende e individui. In soldoni è quel mondo dove ogni oggetto è collegato online, è dotato di sensori per monitorare uno status, ed è in grado di condividere informazioni con una rete pubblica o privata. Per parlare di Internet of Everything sono necessari alcuni protagonisti: le persone, i dati, il processo (fornire informazioni a persone o macchine), gli oggetti (gli stessi definibili all’interno dell’Internet of Things).

Differenze tra IoE e IoT

Quali sono le differenze tra Internet of Everything e Internet of Things? I due concetti interagiscono ma sono diversi tra loro. Come abbiamo visto gli oggetti della IoT sono fondamentali nella IoE. A differenza dell’internet delle cose nell’internet del tutto c’è un aspetto molto forte legato al miglioramento del business di aziende private o pubbliche. Mentre entrambi puntano a rendere più semplici alcuni gesti quotidiani, in casa o a lavoro.

Mondo interconnessoFonte foto: Shutterstock

Il mondo interconnesso

Quali sviluppi per l’Internet of Everything?

Lo sviluppo principale di questa tecnologia potrà reinventare tre livelli di business, come il processo, il modello o il moment. Modifica il processo perché migliora e semplifica il modo di lavorare di un’azienda. Modifica un modello di business perché permette alle aziende di aprirsi in mercati lontani da quello primario in tempi minori.

Pensiamo a Google e alle macchine con pilota automatico. Un mercato lontanissimo da quello di partenza dell’azienda. Il terzo punto legato al moment permette all’azienda di competere con gli stili d’acquisto di oggi legati alla rapidità e all’agilità. In più l’IoE è chiamato a sfruttare in maniera ancora più significativa la mole di dati che riceve dall’internet delle cose. Una possibilità enorme per le aziende ma che ripresenta il solito problema della privacy dei consumatori. Bilanciare la sicurezza delle informazioni dei clienti sarà il punto più difficile da affrontare nello sviluppo di tecnologie Internet of Everything.