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SCIENZA

Voci dallo Spazio: la Nasa registra rumori da Giove

La navicella Juno è riuscita a recuperare delle onde elettromagnetiche che poi si sono rivelate dei suoni provenienti da Gamenide, satellite di Giove.

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Suoni da Giove Fonte foto: Pixabay

Se fino a qualche anno fa gli unici elementi provenienti da Giove sono stati filmati e fotogrammi, con l’ultima scoperta della Nasa arrivano ulteriori elementi utili allo studio dello Spazio: i suoni. Proprio così.

Attraverso il dispositivo Waves (dotato di un’antenna a comunicazioni radio e di uno strumento per la misurazione del campo magnetico), Juno, la navicella della Nasa è riuscita a registrare delle onde elettromagnetiche provenienti da Ganimede, il satellite di Giove è il più grande del nostro sistema solare. Dopo aver raccolto i dati, il team di ricercatori li ha analizzati attraverso dei sistemi di gamma audio, riuscendo a produrre una traccia di 50 secondi.

Si tratta di una scoperta considerevole, perché permette di comprendere i sistemi che ruotano intorno a Giove e alla superficie lunare.

Una ricerca che va avanti dal 2016

Giove presenta una varietà morfologica con zone più chiare e altre più scure e si tratta del più grande pianeta del sistema solare. Tutte caratteristiche che lo rendono oggetto di studio da parte di fisici e astronomi. Così nell’agosto del 2011 la Nasa ha lanciato la sonda (la prima a pannelli solari) che nel 2016 ha raggiunto Giove.

Raccogliere le onde elettromagnetiche è stata una missione ardua, tanto che il primo avvistamento a Ganimede è avvento lo scorso 7 giugno, quando Juno si trovava a 645 miglia (1.038 km) dalla superficie lunare e viaggiava a una velocità relativa di 41.600 mph (67.000 km/h). Analizzando i passaggi dell’astronave, gli scienziati hanno notato delle particelle elettromagnetiche che poi si sono rivelati dei rumori. Ad oggi il materiale raccolto è ancora in corso di analisi, ma secondo William Kurth, capo del team di ricerca, i suoni indicano il passaggio dal giorno alla notte di Ganimede. I rumori ricordano quelli del personaggio di Guerre Stellari R2-D2.

Oltre alla scoperta in se, la rivelazione dei suoni rappresenta un vero e proprio primato per l’astronomia, tanto che mai prima d’ora un velivolo era arrivato così vicino alla superficie lunare.

Intanto il team di ricerca è a lavoro per studiare altre forme di vita su Giove, proprio perché sono presenti  dei corsi d’acqua. Juno continuerà la sua indagine su Giove fino a settembre del 2025.

Matteo Melani

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