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SICUREZZA INFORMATICA

WannaCry, gli indizi spingono verso la pista cinese

Secondo gli analisti di Flashpoint, le note trovate in Wannacry sarebbero state scritte da un madrelingua cinese e ottimo conoscitore dell’inglese

WannaCry, gli indizi spingono verso la pista cinese Fonte foto: Shutterstock

Sebbene siano passate quasi due settimane da quando è stato lanciato WannaCry, uno degli attacchi ransomware più pericolosi degli ultimi anni, i responsabili continuano a rimanere ignoti. La pista nordcoreana sembra la più accreditata, anche se nelle ultime ore ne è emersa un’altra che porta alla Cina.

Secondo Jon Condra, John Costello e Sherman Chu, tre ricercatori di Flashpoint, un’azienda specializzata in cybersecurity, ed esperti in linguistica, le note trovate nel virus del riscatto sarebbero state scritte da un madrelingua cinese e ottimo conoscitore dell’inglese. I tre sono arrivati a questa conclusione dopo aver analizzato i testi usati dagli hacker, disponibili in 28 lingue differenti, per comunicare alle vittime di essere state colpite da WannaCry. I messaggi, come è noto, sono apparsi sui display dei pc infettati. Stando al parere dei tre analisti, l’inglese e il cinese sarebbero state usate come lingue base per tradurre le note negli altri idiomi.

L’inglese come lingua di partenza

La lingua principale sarebbe stata l’inglese, da cui poi sono state tradotti tutti gli altri messaggi. E a scriverla sarebbe stato una persona cinese. Nella nota, infatti, i due ricercatori hanno individuato pochi errori, segno che il presunto autore abbia delle buone conoscenze grammaticali. Secondo Jon Condra, John Costello e Sherman Chu, se il testo in inglese di WannaCry venisse tradotto con Google Translate, sarebbe uguale per il 95% alle note trovate nel virus del riscatto.

WannaCry: gli autori sarebbero cinesi

La ragione che spinge per la Cina risiede nel fatto che il messaggio trovato nella versione cinese di WannaCry presenta una struttura complessa e priva di errori. Se gli hacker avessero tradotto dall’inglese al cinese, infatti, il risultato non sarebbe stato identico a quello rinvenuto della nota in lingua cinese. Ma perché, dunque, se l’autore è una persona di madrelingua cinese il messaggio è stato scritto anche in inglese? Il motivo è semplice: le traduzioni di Google Translator, secondo gli analisti, sono più attendibili se la lingua di partenza da tradurre è l’inglese. Se gli hacker avessero tradotto dal cinese all’inglese, infatti, le note sarebbero state meno precise.

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