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SICUREZZA INFORMATICA

WannaCry, gli utenti infettati ricevono un nuovo messaggio

Nel testo apparso sui computer colpiti le vittime sono "invitate" a pagare il riscatto per ottenere le chiavi di decriptazione di WannaCry

WannaCry, gli utenti infettati ricevono un nuovo messaggio Fonte foto: Shutterstock

WannaCry: atto secondo. Una delle infezioni ransomware più estese e pericolose, considerando il numero di soggetti coinvolti, non è ancora terminata. Come riporta sul suo profilo Twitter Thijs Bosschert, esperto in sicurezza informatica, gli utenti colpiti avrebbero ricevuto un altro messaggio.

Gli hacker che hanno lanciato Wannacry, che al momento nonostante i sospetti rimangono senza nome, avrebbero inviato ai computer colpiti un testo attraverso cui si chiede alle vittime di pagare il riscatto. Gli utenti vengono “rassicurati” sull’invio delle chiavi per tornare in possesso dei dati criptati. “Ho già inviato le chiavi di decriptazione ai molti clienti – si legge nel messaggio in inglese apparso sui display dei computer infettati – che mi hanno mandato la somma giusta in Bitcoin”. Poi l’autore del testo in qualche modo vuole anche “garantire” sui tempi di consegna. “Inviami un messaggio con l’indirizzo del tuo Wallet Bitcoin (il portafoglio digitale per gestire la moneta virtuale) un’ora prima del pagamento e riceverai la chiave di decriptazione più velocemente”.

Messaggio inviato o programmato dall’inizio?

Il secondo messaggio che spaventa gli utenti infettati da WannaCryFonte foto: web

Il secondo messaggio che spaventa gli utenti infettati da WannaCry

Non è chiaro se l’invio del messaggio sia partito a comando o fosse, come è molto probabile, programmato fin dall’inizio per apparire a un orario preciso di un certo giorno. Il virus del riscatto, che in pochissime ore è stato in grado di replicarsi e di attaccare più di 300.000 computer sparsi per il mondo, potrebbe continuare a colpire. WannaCry avrebbe potuto avere delle conseguenze peggiori se un giovane ricercatore inglese non avesse trovato un modo per stopparlo: il ragazzo, studiando il codice del virus, si era accorto che bastava registrare un dominio particolare per riuscire a stoppare l’epidemia. E così è stato.

Caccia ai responsabili

Intanto le agenzie per la sicurezza informatica di tutto il mondo hanno lanciato una vera e propria caccia all’uomo, nella speranza di rintracciare i responsabili e fermare definitamente la minaccia.

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