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Weibo, addio privacy: ora mostra la posizione di 570 milioni di utenti

Uno dei social più grandi del mondo ha iniziato a rendere identificabile e rintracciabile fisicamente ogni utente, da tutti gli altri utenti: è rivolta online, ma anche Elon Musk nel suo piccolo...

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weibo social cinese Fonte foto: A9 STUDIO / Shutterstock

Weibo, il social network cinese e simile a Twitter che conta circa 570 milioni di utenti attivi ogni mese, ha iniziato a pubblicare in chiaro gli indirizzi IP dei suoi utenti, senza possibilità di disattivare questa funzione. L’indirizzo IP è visibile sia quando l’utente scrive un post nuovo, sia quando commenta il post di qualcun altro. Tutto ciò “Nel tentativo di combattere i cattivi comportamenti online“.

La notizia è stata diffusa attraverso l’account ufficiale di Weibo e ha ottenuto 200 milioni di visualizzazioni. Molti utenti si sono detti sconvolti per il fatto che la loro privacy sarebbe stata così compromessa. Ma la decisione non appare inaspettata: Weibo, nell’ultimo anno ha ricevuto diverse multe dall’autorità di regolamentazione del cyberspazio cinese. La misura, definita tecnicamente come: “aprire la funzione IP territoriale sulla piattaforma” si traduce nel fatto che ogni persona diventa tracciabile nella vita reale, ossia che non si può più nascondere dietro l’anonimato della rete. L’IP o Internet Protocol è un numero univoco che identifica un dispositivo usato su rete locale o sul Web, in pratica è come se corrispondesse all’indirizzo di casa o al numero di telefono. Conoscere questo numero significa poter identificare la persona che usa un determinato dispositivo e dove si trova esattamente. Ma l’indirizzo IP non è il solo dato mostrato da Weibo.

Su WeiBo si saprà chi scrive e da dove

Dopo aver iniziato a mostrare marca e modello del telefono usato per condividere post (e spesso è così che conosciamo in anteprima le novità sugli smartphone in uscita) da oggi la piattaforma mostrerà agli utenti in Cina, la provincia o il comune da cui stanno postando. Per coloro che utilizzano Weibo all’estero, saranno visualizzati gli indirizzi IP del Paese in cui si trovano gli utenti.

La motivazione ufficiale è stata la seguente: “ridurre comportamenti scorretti come impersonare parti coinvolte in discussioni su argomenti caldi, disinformazione e scraping del traffico, per garantire l’autenticità e la trasparenza del contenuto diffuso“.

In pratica dall’indirizzo IP chiunque potrà risalire all’identità della persona che scrive o posta immagini o video e di questa persona si sarà anche da dove ha postato, quindi dove si trova.

Anonimato e privacy a rischio

La decisione di Weibo sta scatenando polemiche in Cina, ma anche all’estero vista l’enorme comunità cinese presente in giro per il mondo. Molte persone hanno scritto di sentirsi in pericolo poiché chiunque potrebbe prenderle di mira per attività di bullismo o peggio ancora per minacciarle.

Altri utenti, al contrario, si sono detti favorevoli perché così chi diffonde informazioni false potrà essere facilmente smascherato. In questa direzione vanno le intenzioni di Weibo che aveva annunciato il cambio di passo sulla tutela della privacy il mese scorso, spiegando che avrebbe iniziato a testare queste impostazioni su alcuni utenti in risposta alla disinformazione relativa alla guerra in atto tra Russia e Ucraina.

La Cina è nota per controllare in maniera serrata il suo cyberspazio e nell’ultimo anno ha intensificato gli sforzi per “ripulire” Internet. I siti di social media cinesi che non riescono a censurare i contenuti critici devono affrontare sanzioni finanziarie e sospensioni temporanee del servizio secondo le leggi vigenti. A discapito, evidentemente, di quanti esprimono opinioni dissenzienti.

Elon Musk fa il “cinese”

Da notare, però, che ridurre la decisione di Weibo ad una semplice applicazione della volontà di un regime politico illiberale sarebbe un grave errore di interpretazione. Basti pensare, infatti, alle recenti parole di Elon Musk.

Il magnate neo proprietario di Twitter, infatti, in una delle sue prime uscite da quando ha annunciato l’operazione di acquisto ha già detto chiaramente che è sua intenzione “identificare tutti gli utenti“. Ciò non vuol dire che la loro identità verrà mostrata in pubblico, certamente, ma che nessuno potrà usare Twitter senza mostrare alla piattaforma una prova della propria identità personale.

Non siamo ai livelli di Weibo, è chiaro, ma è comunque qualcosa di molto diverso dall’Internet alla quale siamo oggi abituati. E’ la fine di un’epoca?