Willow Breast Pump, il tiralatte che ha stupito al CES 2017. Foto
L’aspiralatte creato da una startup statunitense permette alle mamme di nutrire i bambini con il proprio latte anche se sono impegnate a lavoro

Tra le migliaia di prodotti che ogni anno vengono presentati al CES di Las Vegas ce ne sono alcuni che lasciano il segno e fanno parlare di sé. Nell’edizione del 2017, oltre alle auto a guida autonoma, è stato Willow Breast Pump, un tiralatte intelligente ad attirare su di sé l’attenzione della stampa, e non solo. In migliaia sono state le persone incuriosite da questo particolare dispositivo che permette alle mamme di nutrire i bambini con il latte materno anche se sono dovute rientrare a lavoro.

Di aspiralatte elettronici in commercio ce ne sono a decine, tutti con caratteristiche diverse. La particolarità del Willow Breast Pump è che non ha bisogno di nessun tubo esterno per funzionare. E nemmeno di fili o corde: basta appoggiare il dispositivo sul seno e inizierà ad aspirare il latte materno automaticamente.

Il dispositivo creato dall’azienda statunitense può essere indossato come se fosse un normale reggiseno. Non fa nessun tipo di rumore e può essere facilmente indossato in qualsiasi situazione. Comodo da utilizzare, aspira il latte materno e lo deposita all’interno di alcune sacche anti-sgocciolo che permettono di conservare fino a un massimo di 200 grammi di latte. Il contenuto può essere versato in una bottiglia e dato al bambino quando ha fame. Willow Breast Pump è utile nel caso in cui il bambino continua a bere il latte materno anche dopo i primi dodici mesi.

L’inventore del tiralatte smart è John Chang, un uomo statunitense con tre bambinie che ha realizzato il dispositivo dopo la nascita dell’ultimo figlio. Willow Breast Pump è dedicato a tutte quelle donne che devono a rientrare a lavoro subito dopo aver partorito. Possono indossare il gadget anche a lavoro e una volta tornate a casa preparare il latte da dare al bambino nelle ore successive.

La batteria di Willow Breast Pump ha una durata di ventiquattro ore e solitamente riesce a coprire fino a un massimo di cinque poppate. Con una ricarica di soli venti minuti riesce a fornire il latte necessario per nutrire il neonato.

Tramite l’applicazione sviluppata per smartphone e tablet è possibile monitorare la quantità di latte presente nelle sacche e i vari dati raccolti durante la giornata.

Ancora non si sa con certezza quando il dispositivo sarà disponibile sul mercato, ma è molto probabile che bisognerà aspettare la prossima primavera. Il dispositivo avrà un costo di 430 dollari (circa 400 euro) e può essere ordinato direttamente dal sito della startup statunitense. Sul portale è possibile acquistare anche i ricambi per le sacche anti-sgocciolo.