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Xiaomi sfida Apple: addio smartphone economici?

Il 2021 è stato un ottimo anno per Xiaomi, fermata solo dalla crisi dei chip, ma l'azienda cinese non si accontenta: vuole crescere nel mercato "premium" e battere Apple

Xiaomi sfida Apple: addio smartphone economici? Fonte foto: Alan Sau / Shutterstock

Il fondatore di Xiaomi, Lei Jun, è pronto a scalzare Apple dal podio e a lanciarsi nel mercato globale degli smartphone di fascia alta. La posta in gioco, che Lei Jun non esita a definire “tra la vita e la morte”, è la crescita di Xiaomi. E il duello con Apple si rende necessario considerato che Cupertino nel quarto trimestre dello scorso anno si è confermato il principale fornitore di smartphone al mondo.

In un recente post su Weibo, la piattaforma cinese di microblogging, Lei ha scritto: “Miriamo a surclassare Apple in termini di prodotti e esperienza e a diventare il più grande marchio di fascia alta della Cina nei prossimi tre anni“. Il post di Lei, è stato pubblicato lo stesso giorno in cui il management dell’azienda con sede a Pechino ha tenuto il primo incontro strategico dopo la pausa del capodanno lunare. L’ambizioso obiettivo fu svelato già qualche mese fa, a ridosso del lancio da parte dell’azienda del suo smartphone di punta Mi Mix4, che ha un prezzo di 4.999 yuan (circa 771 dollari USA). Xiaomi al momento vanta una posizione importante da quando Huawei ha perso quote di mercato sotto la pressione delle sanzioni commerciali statunitensi (il famoso “Ban“), diventando il secondo marchio mobile al mondo. Lei Jun ha affermato che l’attuale priorità di Xiaomi è migliorare questa posizione. Dovrà farlo, però, senza dimenticare la fascia medio bassa che, probabilmente, sarà mantenuta grazie al marchio Redmi.

Apple, Xiaomi e Samsung: la posta in gioco

Lei, ha anche ribadito l’impegno dell’azienda a investire 100 miliardi di yuan (15,71 miliardi di dollari USA) in ricerca e sviluppo nei prossimi cinque anni per sostenere il raggiungimento di questi obiettivi. La posta in gioco è alta per Xiaomi, dopo che Apple ha spodestato Samsung per diventare il principale fornitore di smartphone al mondo nel quarto trimestre dello scorso anno, conquistando una quota di mercato globale del 22% grazie alla forte domanda per la sua linea di iPhone 13.

Però, nel secondo trimestre dello scorso anno, Xiaomi è riuscita a diventare per la prima volta il secondo fornitore di smartphone al mondo, classificandosi davanti ad Apple e appena dietro a Samsung. Secondo i dati di Canalys, società indipendente di analisi del mercato tech, la quota di mercato globale del 17% di Xiaomi in quel trimestre è stata guidata dall’aumento delle spedizioni di smartphone in Sud America, Africa ed Europa occidentale.

Xiaomi apre nuovi negozi fisici in Cina

A novembre dello scorso anno, Xiaomi ha annunciato un ambizioso programma di incremento delle infrastrutture per la vendita al dettaglio che vedrà il lancio di 20.000 nuovi negozi nei prossimi tre anni nelle campagne cinesi, l’area che rappresenta il 70% del mercato nazionale degli smartphone. Attualmente Xiaomi gestisce una rete di oltre 10.000 negozi fisici in tutto il paese.

Ma se l’ultimo trimestre è un indicatore, Xiaomi, Oppo e Vivo stanno già conquistando quote nella Cina continentale, il più grande mercato di smartphone del mondo. Qui Apple ha recentemente raggiunto la sua quota nazionale più alta di sempre con il 23% e superato Vivo nel quarto trimestre diventando il fornitore di smartphone numero 1 in Cina dopo sei anni, secondo i dati pubblicati dalla società di ricerca Counterpoint a gennaio. L’ultima volta che Apple ha conquistato il mercato continentale cinese, è stato durante il picco di iPhone 6 nel 2015, mesi dopo il suo rilascio locale iniziale nell’ottobre 2014.