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Che cos'è il sistema IT-Alert anti catastrofi e come funziona

Continua la sperimentazione IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico, sviluppato per avvertire i cittadini in caso di emergenza o di un pericolo imminente

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catastrofi naturali Fonte foto: Gareth_Bargate / Shutterstock

IT-alert è il sistema di allarme pubblico sviluppato per avvertire la popolazione italiana in caso di emergenza. Questo strumento è ancora in fase di sperimentazione ma, quando sarà funzionante, dovrebbe consentire di raggiungere via telefono (che dovrà essere acceso e connesso alla rete mobile) tutte le persone che si trovano nell’area interessata da eventi avversi.

Una volta terminata la sperimentazione (nel 2024) IT-alert dovrebbe, dunque, fornire indicazioni in tempo reale sulla situazione di pericolo in corso oppure avvertire la cittadinanza di una potenziale minaccia in arrivo.

Che cos’è IT-alert

Stando alla Direttiva UE 2018/1972 in materia di sistemi di allarme pubblico e a quanto previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche italiano, IT-alert sarà attivato dalle autorità in caso di eventi catastrofici in corso o imminenti.

L’utilizzo del sistema di allarme è regolato dalla Direttiva del 7 febbraio 2023 del Ministro della protezione civile e delle politiche del mare che prevede la messa in funzione di IT-alert in caso di un maremoto a seguito di un terremoto, del collasso di una grande diga, di attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), di incidenti nucleari o emergenza radiologica e di precipitazioni intense.

Il sistema di allarme si occupa anche di segnalare rischi dovuti a incidenti industriali che riguardano determinate sostanze classificate come pericolose (in base alla Direttiva Seveso).

Una volta operativo IT-alert andrà ad affiancare le varie modalità di comunicazione per informare tempestivamente la popolazione in caso di emergenza e, soprattutto a livello locale, dovrebbe fornire informazioni più attendibili nelle situazioni di cui sopra.

Come funziona IT-alert

Seguendo le direttive dello standard internazionale Common Alerting Protocol (CAP), IT-alert ha la funzione di diramare un messaggio di testo rivolto a tutti i telefoni cellulari (accesi e connessi alla rete mobile) presenti in un’area ritenuta a rischio.

Utilizzando la tecnologia cell-broadcast i messaggi del sistema di emergenza vengono inviati alle celle telefoniche appartenenti a un’area geografica ben delimitata e possono essere ricevuti anche in caso di rete limitata o di saturazione della banda telefonica, due eventualità piuttosto comuni nei momenti di emergenza.

Naturalmente non si tratta di un sistema infallibile e, già da adesso, sono evidenti alcuni limiti di questa tecnologia. Ad esempio non possibile ricevere i messaggi in caso il telefono non abbia campo, non sia connesso alla rete mobile oppure utilizzi un sistema operativo non troppo recente. Inoltre è possibile anche che un messaggio di allerta giunga anche ad altri utenti fuori dall’area a rischio.

 Quando sarà disponibile IT-alert

I test di IT-alert sono iniziati ufficialmente nel 2022 e la sperimentazione terminerà a febbraio 2024. Già dalle prossime settimane, la Protezione Civile inizierà i primi test regionali che interesseranno Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria e Emilia Romagna. Entro la fine di quest’anno i test verranno estesi anche alle altre Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento.