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I giovanissimi hanno deciso: questa emoji è da vecchi

Le emoji sono entrate nel nostro modo di comunicare e per i giovanissimi ce n'è una che viene usata dai "vecchi": ecco qual è

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Fonte: AngieYeoh / Shutterstock.com

Le emoji sono diventate uno standard nella comunicazione, soprattutto in rete e tramite le app di messaggistica; sono veloci da utilizzare e possono sostituire lunghe conversazioni con una sola, piccola immagine. Eppure, ce ne sono alcune che andrebbero bandite se non si vuole rischiare di passare per “vecchi”. E una, in particolare, avrebbe messo d’accordo tutti i giovani.

Si tratta dell’emoji dedicata alla faccina che ride, con tanto di lacrime. Usarla, farebbe passare anche l’influencer più cool per un “boomer”, termine particolarmente utilizzato soprattutto dalla Gen Z – cioè i nati dopo il 1996 – proprio per indicare i più “vecchi”, non esclusivamente da un punto di vista anagrafico ma anche di mentalità. Eppure, la faccina in questione è tra le più utilizzate e, solo nel 2017, Apple ne aveva attestato lo status di emoji più di moda negli Stati Uniti. Eppure, in soli quattro anni, la faccina che ride a crepapelle è caduta in fondo alla classifica delle preferenze tra i più giovani che, in breve, l’hanno sostituita con altre ritenute più interessanti.

Emoji che ride piangendo, quali sono le alternative

È necessario un repentino cambio di rotta se non ci si vuole rischiare di essere etichettati come anziani della tecnologia. Per rimanere al passo coi tempi, al posto dell’emoji incriminata si può utilizzare qualche valido sostituto, come il teschio – per un sottinteso “sto morendo dal ridere” – oppure la faccina che piange fiumi di lacrime a bocca aperta, altra metafora per l’ilarità incontenibile.

Se poi si vuole dare un tocco di internazionalità al proprio essere in linea con i trend del momento, alle emoji si può sostituire l’acronimo lol, un evergreen della rete. Con la frase “lots of laugh”, si esprime non solo il concetto ma si evita anche un’altra acerrima nemica della Gen Z: l’altra faccina che ride con le lacrime, ovvero quella inclinata e pronta a rotolare sul pavimento (versione visiva della seconda tra le espressioni in uso sul web per le risate soffocanti, “rotfl”, ovvero “rolling on the floor laughing”).

Emoji che ride piangendo, la fine di un’era?

In un commento rilasciato al portale news Cnn Business, la linguista di Internet e autrice di libri dedicati al linguaggio della rete Gretchen McCulloch ha spiegato il perché del declino dell’emoji che ride a crepapelle: “Tears of Joy (questo il suo vero nome) è stato vittima del proprio successo. Se indichi la risata digitale per anni e anni allo stesso modo, prima o poi inizia a sembrare insincero… L’iperbole si consuma con l’uso continuato“.

È stato dunque l’utilizzo continuo ed eccessivo a distruggere la reputazione della faccina che però, a quanto pare, è stata facilmente sostituita nei cuori della Gen Z, almeno fino al prossimo cambio di direzione.

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