Calcio e film pirata, mezzo milione di italiani rischiano grosso
Nuove indagini della Guardia di Finanza di Milano portano alla luce un enorme giro d'affari: 500 mila italiani abbonati alle Pay TV illegali, che ora rischiano multa e denuncia
Gli italiani amano il “pezzotto“, ormai si sa, e sono veramente in tanti a sottoscrivere un abbonamento illegale ad una IPTV pirata per poter vedere film, serie TV e, soprattutto, partite di calcio in streaming a prezzi stracciati. Se una volta la vittima principale era Sky, adesso è anche DAZN, ma la sostanza non cambia.
I numeri restano ancora enormi, come dimostra la nuova fase dell’inchiesta “The Net“, iniziata a settembre 2020: oltre 500.000 clienti per un gruppo di criminali informatici, noto nell’ambiente come “Cybergroup“, che ora rischiano grosso: già a ottobre 2021, infatti, la Guardia di Finanza aveva denunciato ben 1.800 abbonati ad un’altra IPTV pirata. I mezzi per scoprire chi fa uso di questi servizi illeciti, d’altronde, ci sono e ormai sono ben noti anche alle forze dell’ordine e alla magistratura. I 500 mila italiani coinvolti in questa indagine, quindi, non dovrebbero dormire sonni troppo tranquilli: rischiano multe e denuncia penale.
IPTV pirata: l’operazione The Net
L’operazione The Net della Guardia di Finanza contro le Internet Protocol TV (IPTV) illegali è un pozzo senza fine: più i militari indagano e più riescono a trovare nuove persone coinvolte nello streaming illegale. I numeri, d’altronde, sono da capogiro.
Dopo la prima fase delle indagini, quella del 2020 al termine della quale furono già chiusi siti e canali Telegram, adesso la Finanza ha smantellato una rete con nodi in Campania, Calabria, Emilia-Romagna e Toscana.
Gli indagati sono 20 e tra di essi c’è quello che secondo i militari è l’amministratore di “Cybergroup“, una delle strutture di streaming illegale più forti in Italia: è un ragazzo di 25 anni di Salerno, che vive a Dubai.
I 20 indagati hanno subito la perquisizione domiciliare, durante la quale sono stati trovati i dispositivi necessari alla trasmissione illegale dei canali Sky a pagamento. Tutti gli indagati sono ora accusati di violazione della legge sul diritto d’autore, come previsto dall’art. 171-Ter della legge 633/41.
IPTV pirata: cosa rischiano i clienti
Il lato B della medaglia dell’IPTV è quello dei clienti: coloro che pagano (in questo caso 10 euro al mese) per vedere lo streaming illegale delle Pay TV. Quello del rischio che corrono questi utenti, però, è un campo ancora tutto da scoprire perché mancano le sentenze definitive.
A ottobre 2021, al termine di un’altra operazione simile, la Guardia di Finanza denunciò ben 1.800 abbonati per il reato di ricettazione, che prevede pene detentive da 2 a 8 anni e multe da 516 a 10.329 euro, che scendono a 6 anni di reclusione e fino a 516 euro di multa in caso di “particolare tenuità“.