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STREAMING E SERIE TV

Lo streaming sta per cambiare: ecco come

Il modello in abbonamento senza pubblicità non è più il Santo Graal: sempre più piattaforme aprono alla possibilità di lanciare abbonamenti scontati con il supporto degli spot

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Da diversi anni vari servizi di streaming sono entrati nelle nostre case, rivoluzionando il modo in cui guardiamo i contenuti. Netflix, prima, Amazon Prime Video e altri servizi fino a Disney+, dopo, ci hanno fatto capire che non esiste più solo la TV “lineare“, cioè in diretta, ma c’è anche un mondo “on demand” da esplorare.

Tutti questi servizi hanno un costo, un abbonamento mensile che, fino ad oggi, è stato pagato senza troppe lamentele dagli utenti: in confronto alla (ormai scarsa) qualità della TV lineare classica quella offerta dai servizi in abbonamento giustificava sempre il costo da pagare. Anche perché, insieme all’abbonamento, arriva anche la libertà dagli spot televisivi. Adesso, però, le cose stanno per cambiare e anche molto: sempre più servizi in streaming stanno per lanciare abbonamenti “economici” che prevedono gli spot pubblicitari. Negli USA alcuni servizi già lo fanno, i prossimi saranno Netflix e Disney+.

Netflix con pubblicità: come sarà

Netflix non ha ancora rivelato quando lancerà il suo primo abbonamento con pubblicità, né quanti spot saranno presenti per ogni ora di trasmissione, né quanto si risparmierà rispetto all’abbonamento Netflix senza pubblicità.

Quello che sappiamo, però, è che Netflix ha deciso di accelerare e di proporre l’abbonamento economico con gli spot prima di quanto inizialmente prevedesse. A fare scattare la molla è stata la doccia fredda derivante dagli ultimi dati sugli abbonati che, dopo anni di crescita ininterrotta, per la prima volta sono diminuiti.

Disney+ con pubblicità: come sarà

Anche Disney ha già dichiarato, più volte, di voler lanciare un abbonamento Disney+ con gli spot pubblicitari, ma non ha ancora rivelato i dettagli. Lo ha fatto, però, il Wall Street Journal pubblicando una serie di indiscrezioni in merito che sono molto dettagliate.

Stando alle fonti del WSJ, dunque, Disney+ mostrerà un massimo di 4 minuti di pubblicità per ogni ora di trasmissione, a meno che non si tratti di contenuti per bambini o che a guardare il film o l’episodio sia un utente con profilo bambino.

Gli inserzionisti pubblicitari saranno accuratamente selezionati da Disney, scremando tutti gli spot ritenuti poco affini con la famosa filosofia dell’azienda. Su Disney+, infine, non vedremo pubblicità di altri servizi di streaming.

Gli altri servizi di streaming

Già dal 2017 si parla insistentemente dell’arrivo di un abbonamento Amazon Prime Video gratis con pubblicità. Questo abbonamento, fino ad ora, non è arrivato e Prime Video continua a rappresentare un caso abbastanza diverso dal resto del panorama dello streaming, poiché la piattaforma viene “venduta” come parte dell’abbonamento Amazon Prime.

Altri servizi di streaming, negli Stati Uniti, già trasmettono alcuni minuti di pubblicità. La piattaforma Hulu, che è della stessa Disney, mostra fino a 12 minispot ogni ora. HBO Max, invece, fino a 4 minuti di pubblicità ogni ora e Peacock anche di più: 5 minuti l’ora.