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L'ultimo sondaggio di Elon Musk: cosa ha chiesto ai follower

Dopo aver sospeso l'offerta su Twitter, ora Elon Musk usa i suoi follower per fare pressione sull'azienda: senza i dati ufficiali l'affare non va in porto

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Twitter mente: i bot e i profili fake non sono affatto il 5% come dichiarato, ma molti di più. Ne è convinto Elon Musk, fino alla settimana scorsa proprietario in pectore dell’azienda che possiede il noto social network e che, ora, forse non la comprerà più.

La mossa di Musk, la settimana scorsa, ha spiazzato tutti: con un tweet ha condiviso un articolo di Reuters, che riportava la stima ufficiale di Twitter su quanti account fake/spam/bot sono attivi sulla piattaforma. Meno del 5%, secondo i numeri ufficiali, ma molti di più secondo Elon Musk che ha commentato la notizia affermando che “L’accordo con Twitter è momentaneamente sospeso, in attesa di maggiori dettagli a supporto del calcolo secondo cui gli account fake/spam sono solo il 5% degli utenti“. Pioggia di critiche da parte di moltissimi commentatori economici, secondo i quali il comportamento di Musk è stato poco serio e irresponsabile, ma il miliardario ora risponde e lo fa, come al solito, a modo suo: con un sondaggio su Twitter.

Il sondaggio di Elon Musk

L’ultima trovata del miliardario è il sondaggio lanciato proprio su Twitter per conoscere l’idea degli utenti sulla questione degli account falsi. Un sondaggio molto semplice: “Twitter afferma che oltre il 95% degli utenti attivi ogni giorno sono reali, persone fisiche. Qualcuno ha questa esperienza?“.

Le possibili risposte al sondaggio sono due, entrambe ironiche: una doppia emoji che si sganascia dalle risate e un robot che dice “Ma chi, io?“. Il sondaggio si chiude tra poche ore, ma hanno già votato 1,3 milioni di persone.

Musk è convinto: troppi bot su Twitter

Il sondaggio è solo una delle mosse fatte da Elon Musk in questi giorni. Su Twitter il miliardario continua ad affermare che il numero di bot è molto più alto del 5% e che Twitter non gli ha fornito evidenze su come è stata calcolata questa percentuale.

Tuttavia, ancora su Twitter Musk afferma di voler ancora comprare Twitter, mandando chiaramente in tilt il mercato e Wall Street, visto che Twitter al momento è quotata in borsa.

La libertà di parola su Twitter

Quello dei bot e degli account fake e spam è un problema che, su Twitter come altrove, si incrocia con quello della libertà di espressione. Il famoso “free speech“, più volte chiesto dallo stesso Musk.

L’elefante nella stanza è chiaramente l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, bannato a vita da Twitter e altri social dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.

Su Trump Musk ha le idee molto chiare, e non ha alcun problema a dichiararle (ovviamente su Twitter): “Anche se penso che un candidato meno divisivo sarebbe meglio nel 2024, penso ancora che Trump dovrebbe poter tornare su Twitter“.

Libertà di parola, Donald Trump e bot su Twitter sono un mix potenzialmente esplosivo: durante la campagna elettorale persa da Trump, che ha preceduto i giorni drammatici dell’assalto a Capitol Hill, la macchina dei bot che rilanciavano fake news ha lavorato incessantemente e, probabilmente, ha anche condizionato le scelte di molti americani.