SCIENZA

È stato individuato un buco nero nello Spazio che si comporta in maniera anomala

L'Esa ha scoperto la presenza di un buco nero dal comportamento altamente insolito: ecco cosa ci dice tutto questo in termini di sviluppo galattico

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Fonte: 123RF

Un buco nero decisamente particolare è stato avvistato dal telescopio XMM-Newton dell’Esa. Il suo comportamento è stato ritenuto altamente anomalo da parte degli esperti. Impedisce di fatto alla galassia che lo circonda di formare nuove stelle. Di seguito tutti i dettagli di questa incredibile scoperta.

Un buco nero capriccioso

Per quanto nella vita di tutti i giorni non avremo mai un’applicazione pratica, ad oggi, per molte delle conoscenze spaziali, è fondamentale per l’uomo accrescere il proprio bagaglio di nozioni sull’universo nel quale viviamo. Risulta così ancora una volta evidente come anche i corpi celesti si comportino al di fuori di quelle che sono le norme, per così dire, dello spazio.

Sotto questa lente, i buchi neri sono paragonabili a dei bambini capricciosi, che mangiano e riversano cibo in tavola nel processo. Comportamenti che gli studiosi faticano a comprendere, ma che continuano a studiare con attenzione. Non una novità assoluta, dunque, l’assistere a un comportamento bizzarro. Stavolta però si va oltre quanto ci si sarebbe mai aspettato.

È servito l’occhio del telescopio spaziale più sensibile al mondo, l’XMM-Newton dell’Esa, per individuare tutto ciò. Restando nella metafora dei bambini capricciosi, il ribaltare il tavolo attuato da questo buco nero ha stravolto una cena civile e composta. Ciò si traduce nell’impedimento a una regolare galassia, nel quale è posto, di generare nuove stelle. Un “capriccio” che offre un’idea di come buchi neri e galassie co-evolvano.

Comportamento insolito: il motivo

Gli scienziati dell’Esa hanno spiegato come nel cuore di ogni grande galassia si trova un buco nero supermassiccio. Questi vanta una gravità immensa, che è in grado di attirare gas dall’ambiente circostante. Il movimento di tale gas avviene a spirale verso l’interno. Col passare del tempo si raggruppa, fino a formare quello che viene definito un “disco di accrescimento” piatto attorno al buco nero stesso.

Qui avviene un processo di riscaldamento e illuminazione. In seguito il gas più vicino al buco nero procede con il superamento del punto di non ritorno. Ciò vuol dire che viene divorato. I buchi neri consumano però soltanto una frazione del gas in movimento a spirale. Parte della materia viene respinta nello spazio. Ecco perché si parla di cibo divorato e altro rigettato in tavola.

Nelle situazioni più drammatiche, però, gli esperti hanno riscontrato come un buco nero si capovolgerà sulla “tavola”. Il gas nel disco di accrescimento verrà scagliato in ogni direzione. Ciò avverrà a una velocità tale da eliminare il gas interstellare circostante. Non soltanto il buco nero stesso sarà privato del proprio “cibo”, ma non ci sarà modo per la galassia di formare nuove stelle su una vasta regione. Di fatto tale comportamento bizzarro modifica l’intera struttura galattica.

Fino a oggi, questo vento era stato rilevato unicamente proveniente da dischi di accrescimento incredibilmente luminosi. Ciò vuol dire che sono ormai al limite della quantità di materia che sono in grado di assorbire. Stavolta però l’XMM-Newton ha rilevato un vento ultraveloce in una galassia nella media.

Ecco le parole della ricercatrice universitaria Miranda Zak dell’Università del Michigan: “Potresti aspettarti venti molto veloci se un ventilatore fosse acceso al massimo. Nella galassia che abbiamo studiato, chiamata Markarian 817, la ventola veniva accesa a un livello di potenza inferiore, ma si generavano comunque venti incredibilmente energetici”.

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