Da un buco nero gigante è uscita una luce abbagliante, la scoperta
Si tratta del buco nero più luminoso mai individuato, tanto da battere la nostra Via Lattea: il motivo lascia dubbiosi gli scienziati
Tra gli oggetti cosmici più affascinanti, i buchi neri rimangono ancora un mistero per gli scienziati. Non è nemmeno certo che li si possa definire “oggetti”. Grazie alle grandi menti che ci hanno preceduto – Stephen Hawking su tutti – sappiamo cosa sono, e come funzionano. Spesso, però, riescono ancora a sorprenderci.
Le osservazioni degli scienziati
Osservare e individuare un buco nero non è mai facile: non emettono luce, quindi gli scienziati possono vederli solo indirettamente, guardando come si comportano le stelle e gli altri oggetti cosmici che stanno loro intorno e che ne sono influenzati. Se per esempio ci sono delle stelle che orbitano intorno a qualcosa che non vediamo, possiamo ragionevolmente supporre che lì ci sia un buco nero. Chiaramente la questione si complica se il buco nero in questione è solitario, o ancora peggio vagabondo.
Un ulteriore motivo di difficoltà l’ha avuta la rilevazione di un buco nero molto particolare, luminoso e gigantesco, che però si trovava troppo vicino alla Via Lattea: appena 18 gradi al di sopra del piano dove si trova la nostra galassia.
C’è troppa luce, spiegano gli scienziati: troppe stelle che abbagliano e impediscono di vedere cosa c’è sullo sfondo.
Un buco nero molto luminoso
Ma non è questa l’unica particolarità di questo buco nero. Secondo il senso comune, una cosa “nera” tendenzialmente è buia – o comunque non emette luce. E invece no, perché questo specifico oggetto cosmico è molto, ma davvero molto, luminoso.
Si chiama J1144, ed è stato scoperto da un team internazionale di ricercatori guidati dagli astrofisici dell’Australian National University. Questo buco nero supermassiccio produce una luminosità addirittura 7mila volte più potente di quella di tutta la Via Lattea. Non è nemmeno l’unico buco nero a emettere luce: gli scienziati ne hanno scovati molto altri, ma J1144 è sicuramente quello che infrange tutti i record.
Non è chiaro perché questo buco nero sia così luminoso: gli scienziati e gli astrofisici stanno ancora lavorando per trovare una risposta a questa domanda. Una delle ipotesi è che miliardi di anni fa due galassie si siano scontrate, incanalando molto gas e molta polvere verso J1144.
È anche il buco nero con la velocità di espansione maggiore, tra quelli finora individuati: stiamo parlando di ritmi davvero impressionanti, perché i ricercatori hanno calcolato che J1144 consuma l’equivalente di una Terra al secondo. Un altro record, questa volta rimasto imbattuto negli ultimi 9 miliardi di anni. E una particolarità, questa, che lo rende ancora più interessante rispetto agli altri buchi neri, che hanno smesso di crescere a questa velocità miliardi di anni fa.
È anche grandicello, se così possiamo dire: ha una massa tre miliardi di volte maggiore rispetto a quella del nostro Sole, ed è 500 volte più grande del buco nero che si trova al centro della nostra galassia. Per capire meglio quanto è grande, basta leggere le parole di Samuel Lai, uno degli autori dello studio: “le orbite dei pianeti del nostro Sistema Solare rientrerebbero tutte nel suo orizzonte degli eventi, senza possibilità di sfuggire all’attrazione gravitazionale”. Cioè, in poche parole, J1144 potrebbe contenere tutto il nostro Sistema Solare.