Facebook e Instagram rischiano la chiusura in Europa entro l'estate
Europa e Stati Uniti sono alla ricerca di una soluzione che consenta a Meta di trasferire dati sui server Usa ma senza intaccare il diritto alla privacy degli europei, ma nel frattempo Facebook e Instagram restano a rischio chiusura
La questione della privacy per noi europei è cruciale. Tanto che la Commissione irlandese per la protezione dei dati (Dpc) vorrebbe vietare formalmente a Meta e nello specifico a Facebook e Instagram (per ora Whatsapp sarebbe esclusa) di trasferire i dati degli utenti europei nei server posizionati fisicamente negli Stati Uniti. Lo riferisce Politico, prestigioso quotidiano politico americano, spiegando che il documento sarebbe stato inviato anche alle autorità garanti di ogni Paese membro, dunque anche al Garante per la Privacy italiano.
Questo significa che Facebook e Instagram potrebbero chiudere in Europa il prossimo mese? Presto dirlo, ma sicuramente la multinazionale americana dei social e le autorità europee sono a un tavolo per discutere il da farsi e soprattutto per trovare un accordo. Così come evidenziato da un portavoce di Meta che gettando acqua sul fuoco ha detto: “Questa bozza di decisione, che è soggetta a revisione da parte delle autorità europee per la protezione dei dati, si riferisce a un conflitto tra le leggi dell’UE e degli Stati Uniti che è in fase di risoluzione“. Insomma, il tempo sarebbe dalla loro parte. Infatti, la risposta da parte delle autorità garanti della privacy di ogni Paese membro europeo deve arrivare entro un mese.
Il conflitto tra Meta-UE sulla privacy
La Corte di giustizia europea nel luglio 2020 ha annullato il patto tra Europa e Stati Uniti in merito alla gestione del flusso dei dati che va sotto il nome di Privacy Shield, in quanto non conteneva adeguata protezione dei dati personali così come previsto dal GDPR. In poche parole, gli europei non sono certi che i dati raccolti da Meta negli Stati Uniti poi non siano usati per fini commerciali o venduti a terzi.
Di conseguenza, lo scorso marzo, Meta ha dichiarato alla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti che se non si trovava una nuova soluzione al trasferimento dei dati si rischiava seriamente la chiusura di Facebook e Instagram in UE.
In questo quadro, si aggiunge anche la multa da 17 milioni di euro comminata a Meta Platforms Ireland Limited dalla DPC, la Commissione garante per la Privacy irlandese e relativa a un’indagine su 12 segnalazioni di violazione della privacy verificatesi tra i 7 giugno 2018 e il 4 dicembre 2018.
Ad agire contro Meta sono sempre le autorità irlandesi perché l’azienda, lo ricordiamo, per pagare molte meno tasse ha la sede legale in Irlanda.
Il futuro dei dati Meta tra Europa e Stati Uniti
La stretta sull’uso dei dati è evidente anche se UE e gli Stati Uniti stanno negoziando un nuovo testo che consentirebbe a Meta di continuare a trasferire dati e senza tenere conto degli interventi irlandesi. In tal caso le autorità irlandesi potrebbero prendere decisioni che valgono per il mercato nazionale, ma non anche per il resto d’Europa.