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Fake news: chi ti può segnalare

L'AGCOM ha pubblicato il regolamento sui "segnalatori attendibili", come previsto dal DSA europeo: ecco i requisiti e chi può diventare segnalatore

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Il web, e i social in particolare, si sono ben presto rivelati uno strumento utilissimo per spargere e far circolare fake news, contenuti tossici o illegali e per manipolare l’opinione pubblica. Non è affatto una novità e, per questo, l’Unione Europea sta provando a mettere in campo delle contromisure.

All’interno dell’ormai famosissimo Digital Services Act (DSA), entrato pienamente in vigore il 17 febbraio 2024, c’è un apposito articolo (il 22) che prevede la creazione di un vero e proprio esercito europeo di “segnalatori attendibili” delle fake news e dei contenuti illegali.

I segnalatori attendibili devono essere disponibili in ogni Paese membro della UE, per ogni lingua dell’Unione, quindi anche in Italia per i contenuti in lingua italiana. Affinché tutto ciò diventi realtà l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato la Delibera 283/24/CONS, che contiene i criteri per la selezione dei segnalatori.

Chi può diventare “segnalatore attendibile”

Il DSA prevede che le grandi piattaforme online, come Facebook e Google, debbano dare priorità alle segnalazioni provenienti dai segnalatori attendibili, e che diano a tali segnalazioni una risposta in tempi brevissimi.

Diventare un segnalatore attendibile, quindi, potrebbe dare un grande potere di controllo delle conversazioni in rete a chi riesce ad ottenere la qualifica. Proprio per questo l’AGCOM, basandosi su quanto previsto dal DSA, ha fissato regole precise e molto strette.

La prima, fondamentale, regola è che i privati cittadini non possono diventare segnalatori attendibili. Soltanto enti (privati e pubblici), ONG, associazioni e imprese possono ottenere la qualifica.

Inoltre, per diventare segnalatori attendibili di fake news e contenuti illegali è necessario dimostrare la propria indipendenza economica e l’assenza di ogni possibile conflitto d’interesse. Bisogna quindi rendere pubblici i propri bilanci e dimostrare, per fare un esempio, che non si ricevono finanziamenti dalle grandi piattaforme, né da aziende ad esse collegate.

Oltre che economica, poi, l’indipendenza deve essere anche organizzativa: chi fa parte del Consiglio di Amministrazione di un ente segnalatore non può, contemporaneamente, far parte anche del management di una delle aziende online da controllare.

Infine, ci sono degli stretti requisiti di competenza che i segnalatori devono possedere: conoscenze legali, tecniche, linguistiche e, ovviamente, i segnalatori devono dimostrare di conoscere benissimo il DSA e le altre norme europee che regolano la vita digitale dei cittadini.

Chi sono i segnalatori attendibili

Al momento nessun soggetto, né pubblico né privato, è stato riconosciuto dall’AGCOM come segnalatore attendibile: il regolamento entra in vigore il 15 settembre, lo stesso giorno sarà possibile inviare le candidature per diventare segnalatori attendibili.

Solo nei prossimi mesi, quindi, sapremo quali sono i segnalatori di fake news, contenuti tossici e contenuti illegali approvati in Italia.

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