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L'UE indaga su quattro siti per adulti, dubbi sui sistemi di protezione dei minori

La Commissione Europea ha avviato un’indagine formale contro quattro siti per adulti con l’accusa di presunta inadeguatezza dei sistemi di protezione dei minori

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sito pornhub Fonte foto: 9091086 / Shutterstock

La Commissione Europea ha avviato un’indagine formale su quattro dei siti per adulti più famosi sul web: Pornhub, Stripchat, XNXX e XVideos per presunta violazione del Digital Services Act (DSA).  Al centro dell’indagine l’inadeguatezza dei sistemi di protezione dei minori per l’accesso a contenuti per adulti.

Perché l’UE sta indagando sui siti per adulti

Bisogna anzitutto dire che i siti per adulti coinvolti nell’indagine sono stati classificati come “piattaforme online molto grandi” (VLOP) ai sensi del DSA, cosa che impone loro di intensificare gli sforzi per contrastare la diffusione di contenuti illegali e dannosi.

L’accusa, sarebbe la mancanza di “misure adeguate e proporzionate” che possano garantire un elevato livello di riservatezza, sicurezza e protezione dei minori. In questo caso particolare, viene evidenziata l’assenza di sistemi efficaci di verifica dell’età, che impedirebbero ai bambini e ai ragazzi di accedere a contenuti per adulti.

Al momento, infatti, buona parte di questi siti si affida a semplici autodichiarazioni dove sono gli utenti stessi a dover confermare di essere maggiorenni. Un sistema ritenuto, ovviamente, insufficiente dalla Commissione Europea.

Oltretutto, il DSA impone a queste piattaforme di grandi dimensioni anche l’obbligo di informare le autorità competenti in caso di sospetto di crimini (effettivi o probabili) che possano costituire una minaccia per la vita o la sicurezza di qualsiasi persona. In questo obbligo sono inclusi anche gli abusi sessuali sui minori.

Le indagini della Commissione suggeriscono che le piattaforme abbiano anche omesso di condurre sufficienti valutazioni dei rischi necessarie per identificare e mitigare gli impatti negativi sui diritti dei bambini e sul benessere mentale e fisico degli utenti.

Cosa devono fare le piattaforme per adulti

Il problema della verifica dell’età è un argomento centrale per la Commissione Europea che sta sviluppando un’applicazione per la verifica dell’età.

Questa soluzione, in arrivo già dalla prossima estate, potrebbe fornire uno strumento più efficace per le piattaforme. Tuttavia, il discorso è ben più complesso di questo e, oltre al controllo dell’età, bisogna anche tenere conto della protezione dei dati, poiché procedure biometriche o il collegamento a documenti d’identità potrebbero diventare un problema per la privacy.

Una questione “spinosa” che, vista anche la delicatezza dei temi trattati da queste piattaforme, potrebbe non essere di semplice risoluzione e, anzi, potrebbe dare vita a un dibattito ancora più acceso nei prossimi mesi.

L’indagine in corso, comunque, evidenzia la crescente attenzione delle autorità in materia di responsabilità delle piattaforme online nella protezione degli utenti più vulnerabili, in particolare i minori.

Per questo motivo le implicazioni di questa indagine potrebbero avere conseguenze significative sui siti per adulti e dare vita a un precedente importante che potrebbe cambiare per sempre le modalità di accesso a questo tipo di contenuti.