SCIENZA

Inquinamento, una parte della foresta pluviale è contaminata da mercurio

Nella foresta pluviale c'è una zona incontaminata con i livelli di mercurio più alti mai registrati nel pianeta

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Il mercurio è uno di quei metalli che non può non dividere. Si può essergli “riconoscenti” per aver permesso la creazione di strumenti fondamentali come il termometro e l’interruttore elettrico, peccato che sia anche responsabile di un gravissimo inquinamento climatico. La rivista scientifica Nature Communications ha acceso i riflettori su una situazione su cui è impossibile chiudere gli occhi. La foresta pluviale è uno dei polmoni verdi della Terra e ricca di biodiversità, ma si è scoperto che è anche uno dei luoghi del pianeta con la maggiore concentrazione di mercurio atmosferico, tanto da aver fatto raggiungere al relativo avvelenamento livelli mai visti prima.

La ricerca ha riguardato una zona che sembrava incontaminata e che invece presenta il problema di piccole miniere d’oro scavate in maniera illegale. In Amazzonia, dunque, oltre all’estrazione del prezioso metallo, ce n’è un altro che inquina l’atmosfera e rovina l’ambiente circostante. La colpa sarebbe proprio dei minatori e della loro abitudine utile a scovare le particelle dal colore giallo intenso. Per separarle dai sedimenti del fiume, infatti, queste persone usano il mercurio come se non ci fosse un domani e senza preoccuparsi più di tanto per le conseguenze ecologiche. La lavorazione è presto detta e non ci si può stupire troppo per la situazione che si è venuta a creare.

Altri metalli pesanti

I minatori utilizzano dei forni appositi per l’oro: le pepite inserite all’interno si sciolgono e rimane soltanto l’elemento più prezioso, mentre il mercurio che ha separato le particelle tende a bruciare e finisce nell’atmosfera con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Tra l’altro, il verde della foresta pluviale assorbe in modo pericoloso questo metallo ormai allo stato gassoso, non solo le foglie della vegetazione ma persino il suolo. Come se non bastasse, nell’aria finisce anche il particolato, un dettaglio che rende la situazione ancora più grave. A questo punto non può che sorgere spontanea una domanda: che cosa succede agli animali che popolano questa zona del mondo?

Le condizioni delle specie presenti

Nella foresta pluviale sono presenti le specie più diverse e soprattutto molto rare. Il mercurio sta rovinando inevitabilmente anche la loro esistenza, in primis quella dei volatili che hanno le piume intrise di metallo come mai era avvenuto in precedenza. Alcuni ricercatori hanno analizzato proprio questi animali riscontrando differenze evidenti rispetto ad altri che volano lontano dalle miniere d’oro. La pubblicazione sulla rivista sta facendo il giro del mondo e l’obiettivo è di intervenire prima che sia troppo tardi. Tra l’altro, c’è una ulteriore beffa che rende surreale questa vicenda.

La foresta pluviale è chiamata a svolgere un ruolo che non le dovrebbe competere. In effetti, come sottolineato da Emily Bernhardt, docente di biologia presso la Duke University che si trova nella Carolina del Nord, il verde di cui si sta parlando è “impegnato” a catturare e trattenere gran parte del mercurio mondiale, evitando che raggiunga l’atmosfera terrestre e non peggiorando la crisi ambientale del pianeta. Ecco perché la si dovrebbe ringraziare in qualche modo, sperando che non sia necessario ancora a lungo questo sacrificio provocato da un’attività che non ha nulla di legale.

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