SCIENZA

Avvistato un altro mondo grande quanto la nostra Terra: la scoperta

Lo studio delle stelle ci ha portato a individuare un esopianeta simile alla Terra, per dimensioni: un passo verso la scoperta di una seconda casa per l'umanità

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Fonte: Credit: NASA/JPL-Caltech

La nostra galassia è ricolma di stelle rosse. Più del 70% delle stelle della Via Lattea, infatti, sono nane rosse. Fredde e poco luminose, se paragonate al Sole, ma in grado spesso di colpire gli esopianeti orbitanti con delle radiazioni ad alta energia. Ciò avviene soprattutto nella fase iniziale della loro vita, che è particolarmente lunga. Nel dettaglio, prima di trasformarsi in giganti rosse che divorano pianeti troppo vicini, trascorrono circa 10 miliardi di anni. Perché parliamo di tutto questo? Perché un team di scienziati ha individuato un pianeta delle dimensioni della Terra, orbitante intorno a una nana rossa ultrafredda.

La scoperta

Quando si parla di una nana rossa ultrafredda, si fa riferimento alla più debole e longeva delle stelle. Basti spiegare che quando l’universo diventerà freddo e buio, queste stelle saranno le ultime a bruciare.

Un team di scienziati, che ha adoperato telescopi robotici in tutto il mondo, ha individuato l’esopianeta SPECULOOS-3 b, che si trova a circa 55 anni luce dalla Terra. Cosa vuol dire? Sulla base della scala cosmica, lo si può definire come “molto vicino”. Le dimensioni sono quasi le stesse della nostra casa, ma un anno lì, ovvero un’intera orbita intorno alla stessa, dura circa 17 ore.

Si pensa che il pianeta sia bloccato dal punto di vista tidale. Ciò vuol dire che uno stesso lato è sempre rivolto alla stella. Ciò si traduce in un perenne giorno e una perenne notte per metà del pianeta.

Progetto SPECULOOS

SPECULOOS sta per Search for Planets Eclipsing Ultra-cOOl Stars e alla guida del Progetto c’è Michael Gillon, dell’Università di Lievi, in Belgio. Sappiamo che nella nostra galassia non mancano di certo le stelle nane ultrafredde. Sono quasi onnipresenti, ma soprattutto per la maggior parte inesplorate.

Questo progetto intende cambiare la situazione, ponendole sotto la lente d’ingrandimento. Considerando come siano sparse nel cielo, si ha la necessità di osservarle una a una, per settimane, al fine di individuare dei pianeti in transito. Occorre dunque una vera e propria rete dedicata di telescopi professionali.

“Abbiamo progettato SPECULOOS proprio per esplorare le stelle nane ultrafredde vicine, alla ricerca di pianeti rocciosi. Con il prototipo SPECULOOS e l’aiuto del telescopio spaziale Spitzer della NASA, abbiamo scoperto il famoso sistema TRAPPIST-1. È stato un ottimo inizio”.

Gillon è l’autore principale dell’articolo pubblicato da Nature Astronomy il 15 maggio 2024. Il progetto rappresenta l’unione di differenti istituti di ricerca, come le Università di Cambridge, Berna, Birmingham, ETH Zurich e Massachusetts Institute of Technology.

Sappiamo che questa nana rossa è più fredda di migliaia di gradi rispetto al Sole. Il suo pianeta orbita però molto più vicino a essa, rispetto al rapporto della Terra con la sua stella. Ciò vuol dire che la superficie dell’esopianeta è ben riscaldata. Di fatto è bombardata da radiazioni, il che indica una quasi certa assenza di atmosfera.

Ecco le parole di Steve B. Howell, uno degli scopritori del pianeta presso l’Ames Research Center della NASA: “Stiamo facendo passi da gigante nello studio dei pianeti in orbita attorno ad altre stelle. Abbiamo raggiunto la fase in cui possiamo individuare e studiare in dettaglio esopianeti di dimensioni terrestri. Il prossimo passo sarà quello di determinare se uno di essi è abitabile, o addirittura abitato”.

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