Onde radio anomale, qualcosa o qualcuno dallo Spazio ci ha inviato un messaggio
Il più grande radiotelescopio del mondo, in Cina, ha captato impulsi elettromagnetici a banda stretta anomali rispetto ai soliti segnali radio
Lo spazio ci parla, questo è certo. Arrivano segnali dalle profondità dell’universo, che i telescopi e le strumentazioni più all’avanguardia sono in grado di captare. Poi gli scienziati a terra le analizzano, per scoprire di più sull’immensità di quello che ci circonda. I segnali arrivano sotto forma di onde radio, che ogni tanto hanno qualche anomalia.
Le onde radio anomale
Il quotidiano di stato cinese Science and Technology Daily ha riportato una scoperta che ha lasciato il mondo scientifico perplesso: il gigantesco radiotelescopio Sky Eye, anch’esso cinese e il più grande del mondo, potrebbe aver rilevato segni di civiltà aliene. Il rapporto poi è stato cancellato, insieme a tutti i relativi post.
Sky Eye è il nomignolo che la comunità scientifica ha dato a Fast, un radiotelescopio di dimensioni difficili da immaginare: un piatto unico largo 500 metri, che potrebbe ospitare una quarantina di campi da calcio. Anche Fast è un acronimo, di Five-hundred meter Aperture Spherical Telescope. Si trova in Cina, nella provincia sudoccidentale di Guizhou, dove per costruirlo è stata spianata una montagna.
Quello che sappiamo è che i segnali elettromagnetici a banda stretta rilevati da Sky Eye sono diversi rispetto a quelli intercettati in precedenza. Il team che li ha recepiti li sta esaminando con attenzione: nell’articolo poi cancellato veniva citato Zhang Tonjie, scienziato capo di un team di ricerca di civiltà extraterrestri co-fondato dall’Università Normale di Pechino, dall’Osservatorio Astronomico Nazionale dell’Accademia delle Scienze cinese e dall’Università della California, Berkeley.
Non sappiamo perché il rapporto sia stato apparentemente rimosso dal sito web dello Science and Technology Daily, anche perché la notizia aveva già iniziato a fare tendenza sul social network Weibo ed era stata ripresa da altri media, anche occidentali.
Cosa potrebbe esserci dietro l’anomalia
Questo nuovo «segnale ripetuto da una fonte radio costante», formato da «impulsi elettromagnetici a banda stretta» è stato captato mentre venivano osservati e ascoltati alcuni esopianeti, cioè corpi celesti che si trovano al di fuori del nostro Sistema Solare e che sono uno degli argomenti più affascinanti per gli astronomi e gli ingegneri: la NASA ne ha stimato un numero approssimativo, ma sono tutti dati in continua evoluzione. Tornando alla nostra anomalia, «l’impulso viene da una nano-galassia povera di metalli», hanno scritto nel loro studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Nature gli scienziati cinesi. Gli studi su questo evento sono ancora in corso, e lo rimarranno per molto tempo ancora.
I ricercatori spiegano che i segnali elettromagnetici a banda corta di solito sono prodotti artificialmente: per questo sono stati nominati gli “alieni”. Autorevoli esperti del settore hanno però spiegato che non c’è necessariamente di mezzo E.T.: questi segnali potrebbero benissimo provenire da interferenze radio prodotte sul nostro pianeta, e quindi essere dovuti a una sorta di “inquinamento radio”. Tra l’altro quest’anno ci sono stati davvero tantissimi segnali radio dall’universo profondo: gli esperti parlano addirittura di un record storico.
Non è la prima volta che interferenze o segnali radio anomali vengono immediatamente attribuiti agli alieni. La ricerca di forme di vita intelligenti è sicuramente interessante, ma ha bisogno di prove decisamente più concrete.