SCIENZA

Qualcosa sta sprofondando nelle viscere della Terra e modificando il nucleo: la scoperta

Lo strato più esterno del nucleo terrestre si sta modificando e, grazie ad un nuovo studio, forse sappiamo perché: ecco cosa hanno scoperto gli scienziati.

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Se l’Universo continua a fornirci tantissimi enigmi su cui arrovellarci, il nostro pianeta non è da meno: ormai da decenni gli scienziati tentano di fare luce su un fenomeno davvero particolare, che riguarda il nucleo della Terra. Pare infatti esistere uno strato sottile che lo circonda, la cui composizione rimane però un mistero. Un nuovo studio offre un’ipotesi affascinante: e se fosse qualcosa che sta sprofondando dalla superficie sin nelle viscere terrestri ad aver modificato il nucleo?

Lo strato misterioso attorno al nucleo

Facciamo un piccolo passo indietro. Sappiamo che la Terra è composta da quattro strati: quello più superficiale è la crosta (che si divide in terrestre e oceanica), quindi c’è il mantello, che costituisce ben l’84% del nostro pianeta. Infine i due strati del nucleo:  quello più esterno e liquido e quello più interno, solido e con temperature che raggiungono i 6mila gradi. Per ovvi motivi, le nostre strumentazioni non sono attualmente in grado di raggiungere profondità tali da studiare da vicino il nucleo, quindi gli scienziati hanno “bombardato” gli strati più interni con le onde radar, per cercare di carpire qualche informazione in più.

Proprio le onde radar hanno dato segnali anomali: nella zona più prossima al nucleo, la loro velocità è diminuita. Che cosa sta succedendo? Gli esperti ritengono che ci sia uno strato intermedio tra il nucleo e il mantello terrestre, la cui origine è tuttavia ignota. Diverse sono le ipotesi che sono state formulate nel corso degli anni: alcuni studi hanno teorizzato che questo strato si sia formato 4 miliardi di anni fa, a seguito del terribile impatto che la Terra avrebbe avuto con un corpo celeste delle dimensioni di Marte – dallo scontro sarebbe nata anche la nostra Luna. Ma una nuova ricerca potrebbe spiegare in maniera diversa questo fenomeno.

Il nuovo studio

Un team internazionale di scienziati, guidato dall’Arizona State University, ha condotto degli esperimenti per valutare la possibilità di un’interazione tra il nucleo e il mantello terrestre, che finora abbiamo sempre considerato estremamente limitata. Le ricerche di laboratorio, illustrate in uno studio pubblicato su Nature Geoscience, rivelano che ci sarebbero scambi importanti tra i due strati. E a rendere possibile tale fenomeno sarebbe nient’altro che l’acqua, un elemento presente in abbondanza sulla superficie terrestre.

La crosta del nostro pianeta è composta da placche tettoniche che continuano a muoversi, scivolando l’una sotto l’altra. Queste zone di subduzione, secondo gli esperti, avrebbero trasportato l’acqua dalla superficie della Terra sino al mantello inferiore, a contatto con lo strato più esterno del nucleo, modificandone la struttura stessa. È qui, a circa 2.900 km di profondità, che si innescherebbe una potente reazione chimica tra l’acqua e gli elementi presenti all’interno del nucleo terrestre. Questa reazione darebbe vita ad un sottile strato che circonda il nucleo, una pellicola spessa poche centinaia di km e particolarmente ricca di idrogeno, ma povera di silicio.

Contestualmente, si formerebbero dei cristalli di silice che verrebbero assorbiti nel mantello. Sarebbe dunque questa combinazione a creare uno strato meno denso, dove le velocità sismiche sono inferiori: ciò potrebbe spiegare l’anomalia registrata dalle onde radar. Riuscire a svelare i misteri del nucleo è davvero molto importante, perché la miscela di ferro e nichel di cui è formato ha un ruolo significativo nella formazione del campo magnetico terrestre, che protegge il nostro pianeta dai venti solari e dalle radiazioni.

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