SCIENZA

Siccità, il Lago Rubino in provincia di Trapani sta sparendo: l'allarme

In Sicilia, la piaga della siccità per il Lago Rubino è allarmante. Mentre il bacino si prosciuga bisogna pensare ai danni globali causati dalla crisi climatica

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Fonte: iStock

L’allerta per lo stato di grande siccità in Sicilia è sempre più alta. A fornirne una prova schiacciante sono le recenti immagini, riprese con un drone, del Lago Rubino, situato in provincia di Trapani.

Il filmato mostra con chiarezza come, rispetto all’anno scorso, l’estensione delle sue acque si sia nettamente dimezzata. La conseguenza diretta è che lo stesso lago rischia di sparire: un destino comune ad altri specchi d’acqua presenti sul territorio italiano e mondiale, esposti agli eccessi del cambiamento climatico.

L’estinzione del Lago Rubino a Trapani

Il clima sembra essere davvero impazzito e l’acqua, preziosa da sempre, rischia di diventare un bene davvero raro. I laghi, sottoposti al riscaldamento globale e a temperature medie molto più elevate durante l’arco di tutto l’anno, si prosciugano. Nel mentre, le strade nelle aree urbane sono sempre più roventi.

In questo scenario, il Lago Rubino di Trapani costituisce un monito. Sfortunatamente, a confermare la sua imminente estinzione ci sono due fattori: le immagini registrate da un drone che lo sorvola e i dati, relativi al mese di giugno 2024, forniti dal Dipartimento Regionale dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia. Questi ultimi, in particolare, attestano che dai 4,86 milioni di metri cubi di acqua (Mmc), presenti nel lago nello stesso periodo dell’anno 2023, oggi si è passati a 2,75 milioni di metri cubi.

Un valore che, tra le altre cose, è ulteriormente in diminuzione se rapportato a un precedente rilievo che misurava 2,85 milioni di metri cubi di acqua nel Lago Rubino.

In buona sostanza, siamo di fronte al dimezzamento della superficie liquida avvenuto in un lasso di tempo rapidissimo. Basti pensare che la vicina diga, costruita sul fiume Birgi, era stata progettata per 11,5 milioni di metri cubi d’acqua.

La siccità in Sicilia

La piaga della siccità continua ad affliggere l’intera Sicilia e, insieme al territorio, mette in ginocchio le attività economiche di allevatori e agricoltori. Tra sindaci alla disperata ricerca di autobotti e acqua razionata all’Università di Messina, si sta consumando un altro dramma ambientale.

Non è solo il Lago Rubino, nel trapanese, a essere a rischio prosciugamento: è dato per spacciato anche un altro importantissimo bacino naturale siciliano. Si tratta del Lago di Pergusa, situato vicino a Enna.

In questo caso, lo scempio è stato già ampiamente sottolineato anche dalle plateali manifestazioni di sdegno, messe in atto da consiglieri comunali e cittadini. La popolazione, infatti, ha deciso di affiggere, su di un muro della cittadina di Pergusa, un vero e proprio manifesto funebre in occasione della morte conclamata del loro amato lago.

Mentre le immagini dell’ormai ex specchio d’acqua, completamente secco, facevano il giro del web e diventavano virali, gli esponenti politici locali lamentavano la mancanza di reali interventi per provare, in qualche modo, ad arginare una crisi climatica sempre più grave.

È così che, pur mantenendo alta la guardia sulle effettive cause della siccità in Sicilia, si è passati dalle parole ai fatti, avviando una raccolta firme. La richiesta che muoverebbe l’iniziativa riguarderebbe una nuova convocazione di un tavolo tecnico, volto a rivalutare la situazione e a prendere i provvedimenti necessari.

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