SCIENZA

Abbiamo trovato un modo per prevedere le onde anomale

Lo studio parte da un'onda enorme che ha colpito le coste europee nel 2014: le onde anomale possono essere previste, e sappiamo anche come

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Le onde anomale sono tra gli eventi più distruttivi, per le comunità costiere e gli stati insulari. Spesso sono confuse con gli tsunami, ma l’origine è diversa: le onde anomale sono causate da una strana interazione di acqua e vento, mentre gli tsunami da terremoti o, come recentemente è successo con il vulcano Hunga Tonga Hunga Ha’apai vicino alle isole Tonga, da violente eruzioni sottomarine. Uno tsunami è lungo, mentre un’onda anomala è alta rispetto alle altre onde con cui viaggia.

E gli scienziati potrebbero aver trovato un modo per prevedere le onde anomale, e quindi evitare le conseguenze più gravi sulla popolazione, l’ambiente e le persone che si trovano in mare.

Come prevedere le onde anomale

La ricerca è stata condotta da un team di scienziati da tutto il mondo, tra cui c’erano anche alcuni ricercatori dell’Istituto di Scienze Marine del CNR di Venezia. Hanno preso a modello un’onda di tempesta alta 28 metri sulle coste europee, e hanno pubblicato lo studio sulla rivista scientifica Scientific Reports.

L’analisi dei ricercatori ha dimostrato che è possibile prevedere questi eventi anomali, ma solo in senso probabilistico. Servono innanzitutto tecniche avanzate di analisi non lineare e multidimensionale che studiano lo stato energetico del mare in un preciso momento e sono in grado di spiegare a posteriori l’apparire di onde anomale, cioè onde alte due o tre volte l’altezza significativa, che è la misura dell’energia della mareggiata.

Spinto dal vento, il “mare lungo” porta sulle coste onde di eccezionale energia, e alcuni satelliti possono misurare l’altezza delle onde più grandi. Per il momento non è ancora possibile stabilire dove e quando questi eventi accadranno, ma solo che accadranno: si possono calcolare sapendo l’energia prodotta dal mare e possono essere comunicate a naviganti e piattaforme petrolifere.

L’attività di previsione gioca un fattore essenziale, perché consente su tutti i mari, compresi quelli italiani, di indicare l’altezza significativa per i giorni successivi e anche la probabilità di questi eventi solo apparentemente anomali

Quanto possono essere alte le onde di tempesta?

Come abbiamo detto, lo studio si è basato su un’onda anomala che ha colpito le coste europee, durante una tempesta nel gennaio del 2014. I dati del Centro Meteorologico Europeo per le Previsioni a Medio Termine, che si trova nel Regno Unito, hanno stimato che l’altezza significativa abbia sfiorato i 20 metri, e che quindi ci siano state onde decisamente più alte, fino a 35 metri.

Una boa spagnola, che si trovava a nord ovest della Penisola Iberica, è riuscita a calcolare l’altezza di un pacchetto di tre onde consecutive, alte fino a 28 metri partendo da una prima di 11 metri. Questo pacchetto di tre onde è durato 20 minuti, e ha percorso 20 chilometri.

Le onde anomale sono pericolose proprio perché sono eventi anomali: è possibile trovare, in un mare con onde fino a un metro, una singola onda alta più del doppio, che percorre distanze considerevoli in poco tempo.

La misurazione dell’altezza delle onde anomale è iniziata solo nel 1995, ma da allora ne sono state misurate alcune gigantesche: nel 2019 l’uragano Dorian ha generato un’onda anomala alta 30 metri al largo della costa di Terranova, in Canada. Un palazzo di undici piani.

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